Don Maurizio Patriciello, parroco a Caivano (Napoli), in prima linea nella
lotta contro i roghi tossici e gli sversamenti illegali di rifiuti Diamo a questa
gente la possibilità di vivere un Natale normale! Di cantare 'Tu scendi dalle stelle'
davanti al presepe come tutti gli altri. La cosa strana è che la nostra battaglia
nella 'Terra dei fuochi' sia considerata un atto di eroismo. Noi stiamo facendo una
cosa normale, stiamo semplicemente chiedendo il ritorno alla normalità. E' normale
che la campagna produca ortaggi e frutta, ma non è normale che in campagna si vadano
a bruciare rifiuti industriali. E' normale che la campagna ci dia da vivere, come
ha fatto per millenni. Non è normale che sotto i nostri terreni agricoli siano interrati
i rifiuti tossici. Quella che è strana è stata l'ignavia dei nostri governanti
che ci dovevano tutelare, perché i roghi tossici erano sotto gli occhi di tutti. Eppure
quanta ignavia, pigrizia, omissione c'è stata da parte delle amministrazioni locali!
Ed è quando lo Stato è debole che la criminalità si rafforza. Ma vi sembra normale
che la sera della vigilia di Natale la gente debba andare a chiedere un po' di pasta
in chiesa, al parroco? E quando questo stato di miseria continua per giorni e
mesi la gente cos'altro deve fare? Io non voglio giustificare nessuno, ma cosa può
fare un padre quando non ha i soldi per dare al figlio il cibo, le medicine? Ed ecco
perché poi tanti nostri giovani finiscono ad affollare le carceri. Poi bisogna svuotarle
e li rimandiamo in mezzo alla strada e torniamo al punto di partenza. E allora io
mi chiedo: quanto ci costa tutta questa povertà? Non si fa prima ad arrivare prima?
Noi dobbiamo dire no, costi anche la vita, alla criminalità organizzata. Ma dobbiamo
soprattutto prosciugare la palude in cui l'albero maledetto della camorra affonda
le radici. E questa palude è la povertà della gente. Qui ci sono bambini che non
possono andare a scuola, che a casa non hanno l'elettricità o il riscaldamento. Va
sottolineato il grande servizio che la Chiesa rende allo Stato in queste regioni.
Alle persone che sono scoraggiate e che veramente potrebbero diventare pericolose,
noi diciamo - come Papa Francesco - di protestare pure ma di dire no a ogni violenza.
Giustizia sì, ma vendetta mai, dico alla mia gente. (Intervista a cura di Fabio
Colagrande)