Egitto: esplosioni a Mansura. Per il governo atto terrorista
Sono per il momento 14 i morti e oltre un centinaio i feriti – ma il bilancio è ancora
provvisorio – di una violenta esplosione avvenuta nelle prime ore di oggi di fronte
a un commissariato della polizia a Mansura, 100 km a nord del Cairo. Fonti di agenzia
internazionali riprese dalla Misna, parlano di un’autobomba; il quotidiano di Stato
egiziano Ahram, nella sua edizione online, menziona l’ipotesi di due ordigni ad alto
potenziale, di cui uno all’interno di un veicolo, deflagrati in contemporanea. Una
terza bomba piazzata in un’altra macchina sarebbe stata localizzata e disattivata.
La deflagrazione ha danneggiato altri edifici adiacenti, un teatro, una banca, e diversi
veicoli; la maggior parte dei morti sono poliziotti, ma le vittime non sono state
ancora tutte identificate. “Questo è un atto di terrorismo che mira a spaventare la
gente e a ostacolare la road map. Le mani nere dietro questa azione vogliono distruggere
il futuro del nostro Paese” ha detto all’emittente tv satellitare Ontv il primo ministro
Hazem El-Beblawi, assicurando che “lo Stato farà tutto il possibile per perseguire
i criminali che hanno eseguito, pianificato e sostenuto questo attacco”. Ahram online
sottolinea che El-Beblawi si è rifiutato per il momento di confermare se l’Egitto
abbia ufficialmente dichiarato i Fratelli Musulmani un “gruppo terrorista”, come affermato
invece in precedenza dal portavoce del governo Sherief Shawki che aveva subito attribuito
l’attentato alla Confraternita. “Chiunque sia dietro questo atto è un terrorista e
sarà portato di fronte alla giustizia e punito in base alla legge” ha dichiarato El-Beblawi.
(R.P.)