Vietnam. Natale a Saigon: dai cattolici attività pastorali e sociali per poveri e
bisognosi
Per le festività di Natale i cattolici dell'arcidiocesi di Ho Chi Minh City hanno
organizzato una serie di attività pastorali e sociali rivolte a bambini e adulti che
vivono in circostanze "speciali", con disabilità, problemi familiari o di salute.
I fedeli hanno condiviso l'iniziativa con i non-cattolici, all'insegna dell'entusiasmo
e della partecipazione comunitaria. Come sottolinea un cattolico di Saigon, la ricorrenza
"non può essere vissuta solo con celebrazioni e festival di strada". Al contrario,
è necessario che in questi giorni le parrocchie "cerchino di vivere gli insegnamenti
di Gesù Cristo", cercando di essere il più possibile "umili e al servizio degli altri".
Fra le varie iniziative concrete a favore dei più sfortunati - riferisce l'agenzia
AsiaNews - la Caritas della parrocchia di Xóm Chiếu ha organizzato un viaggio nel
lebbrosario di Bến Sắn; il progetto è frutto della cooperazione fra l'ente cattolico,
l'Associazione madri cattoliche e i parrocchiani di Tắc Rỗi. In Vietnam ancora oggi
vi sono almeno 70mila persone affette dal morbo di Hansen e solo una piccola parte
riceve cure mediche adeguate. Per questo congregazioni e gruppi di suore si sono offerte
volontarie per assistere i malati in centri come quello di Bến Sắn, fondato oltre
50 anni fa dalle Suore della carità francesi, in collaborazione con le consorelle
vietnamite. Oggi dispone di sei dipartimenti di medicina, oltre che uno spazio dedicato
a persone con problemi mentali. Nel tempo le religiose hanno curato 395 pazienti e
120 bambini nati da genitori in difficoltà; oggi possono frequentare la scuola con
regolarità. I volontari della Caritas di Vườn Xoài hanno invece riunito dottori e
infermiere cattolici e non, per fornire cure mediche gratuite a pazienti poveri o
in difficoltà. Si tratta di persone anziane, disabili e bambini abbandonati. In questo
Natale 2013 la Caritas di Saigon ha inoltre lanciato un appello ai medici, perché
si offrano per portare aiuto nelle zone povere della costa e fra le parrocchie più
isolate, garantendo così cure mediche gratuite. In preparazione alla nascita di Gesù,
la parrocchia di Tân Định ha promosso ritiri per bambini, giovani e genitori, oltre
che momenti di adorazione eucaristica. I laici della parrocchia hanno dedicato parte
del loro tempo a bambini e adulti in difficoltà, senza fare distinzioni in base alla
fede professata. Interpellato da AsiaNews un membro della Caritas di Tân Việt sottolinea
che "i nostri sacerdoti e parrocchiani vogliono solo portare l'amore di Gesù e la
gioia del Natale" alle "piccole rose" che vivono nel distretto di Củ Chi; si tratta
di bambini abbandonati, strappati all'aborto o dal proposito di ucciderli da parte
dei loro stessi genitori. "Questo ci ricorda - aggiunge il volontario - che ogni giorno
in città centinaia di bambini innocenti sono gettati via dai genitori o uccisi nel
ventre delle loro madri". Oggi in Vietnam, a fronte di una popolazione di circa 87
milioni di persone, i buddisti sono il 48%; i cattolici poco più del 7%, seguiti dai
Sincretisti al 5,6%; infine, vi è un 20% circa che si dichiara ateo. Pur essendo una
minoranza (sebbene significativa), la comunità cristiana è attiva in particolare nei
settori dell'educazione, sanità e sociale. Di contro, la libertà religiosa è in costante
diminuzione: l'introduzione del Decreto 92 ha imposto, di fatto, maggiori controlli
e restrizioni alla pratica del culto, che è sempre più vincolata ai dettami e alle
direttive del governo e del Partito unico comunista. (R.P.)