Manifestazioni a Bangui contro i soldati francesi, dopo l’uccisione di tre combattenti
Seleka
Migliaia di musulmani hanno dimostrato domenica a Bangui per protestare contro l'esercito
francese dopo la morte di tre combattenti del gruppo ribelle Seleka, di recente ufficialmente
sciolto, in uno scontro proprio con i soldati francesi. Il servizio di Fausta Speranza
I tre
ex combattenti sono stati colpiti durante un’operazione di disarmo. Con 1.600 uomini
in tutto il Paese, un migliaio a Bangui, l'esercito francese è intervenuto, sotto
l’egida dell’Onu, all'inizio di dicembre. Cerca di porre fine alla violenza settaria
che sconvolge il Paese praticamente dal colpo di stato di ribelli musulmani a marzo
scorso. Il gruppo Seleka, protagonista della rivolta, è stato poi sciolto ma loro
esponenti e altri miliziani mercenari provenienti dal Ciad e dal Sudan hanno continuano
eccidi e violenze. Amnesty International denuncia crimini di guerra e contro l'umanità,
con oltre 600.mila morti. L’85 per cento della popolazione del Centrafrica è cristiana,
e cristiani sono stati nella stragrande maggioranza le vittime delle violenze dei
Seleka. Il recente inserimento di miliziani musulmani nelle forze di sicurezza ha
creato forti tensioni. Si parla di contro-milizie armate. L’arcivescovo di Bangui
e l’Imam locale da giorni girano per il Paese spiegando che il conflitto non deve
assumere carattere interreligioso.