Letta: il 2013 anno della svolta generazionale, nel 2014 meno tasse e più lavoro
Il 2013 è stato l’anno della “svolta generazionale”. Il prossimo sarà quello della
crescita. E’ quanto ha detto il premier Enrico Letta nella conferenza stampa di fine
anno ribadendo l’impegno del governo sul fronte del lavoro. Il servizio di Amedeo
Lomonaco:
La parte più
complessa della crisi è alle spalle, il tratto distintivo del 2013 – ha detto il premier
Letta – è stata la svolta generazionale della leadership politica:
“Il nostro
Paese, quest’anno, ha compiuto una svolta generazione senza precedenti nella storia
repubblicana italiana… E questa generazione non può fallire!”.
Nel 2013
– ha ricordato Letta riferendosi al “dividendo della stabilità” - il peso sul debito
pubblico, previsto in 89 miliardi euro, ammonta in realtà a circa 83 miliardi:
“Il
dividendo della stabilità vuol dire circa 5 miliardi e mezzo di euro, che hanno consentito
al nostro Paese di alleggerire quest’anno, un po’, la pressione fiscale. Penso al
fatto che gli italiani, quest’anno, l’Imu sulla prima casa non la hanno pagata”.
L’Italia
ha avuto nel presidente Napolitano un punto fermo. Quest’anno – ha poi affermato il
premier - sono state create le condizioni per cogliere importanti opportunità:
“Le
opportunità dalla ritrovata stabilità, la ritrovata tenuta dei conti pubblici e il
fatto che per la prima volta, dopo molto tempo, si è arrestato il calo della crescita.
E oggi ricominciamo e l’anno prossimo sarà, finalmente, un anno di crescita”.
La
riduzione delle tasse sul lavoro sarà possibile con risorse derivanti anche dalla
spending review. Una, inoltre, la condizione nella lotta alla disoccupazione giovanile:
“Creare
occupazione ‘buona’, non occupazione senza diritti, perché il venir meno di tanti
diritti fa sì che ci sia un grande sfruttamento”.
Il 2014 – ha osservato
Letta - sarà poi l’anno per rivedere il sistema del bicameralismo:
“L’impegno
che tutte le forze politiche della maggioranze e anche - sono convinto - fuori dalla
maggioranza, si prendono nel far sì che il 2014 sia l’anno nel quale si risolve il
problema del sistema con due Camere paritarie, lo ritengo per un Paese funzionante,
probabilmente, una delle cose principali”.
Dopo aver espresso l’auspicio
che Forza Italia non scelga la strada verso una “deriva populista”, il premier ha
parlato di “situazione abnorme” riferendosi al fatto che “un terzo dei detenuti nelle
carceri italiane è in attesa di giudizio”. E ha ricordato che nel piano d’azione del
governo saranno affrontati anche i temi del gioco d'azzardo, della cittadinanza e
dello ius soli. Il presidente Letta ha dichiarato infine che è necessario avere una
nuova legge elettorale prima delle elezioni europee, previste a maggio.