Usa: per il presidente Obama il 2014 sarà l'anno della svolta
Per il presidente degli Stati Uniti Barack Obama il prossimo anno deve essere d'azione.
Con il tasso di disoccupazione in discesa e la situazione fiscale stabile è ora di
puntare su misure per la classe media e sulla riforma dell'immigrazione. Nessuna decisione
invece sul programma di sorveglianza elettronica della National Security Agency. Il
servizio di Francesca Baronio:
"Il 2014 sarà
l’anno della svolta": così Barack Obama che nell’ultima conferenza stampa dell’anno
cita i progressi economici, il Pil che nel terzo trimestre è crescito del 4,1% e
il tasso di disoccupazione in calo. Poi la politica estera, la fine della guerra
in Afganistan, la trattattiva sul nucleare con l’Iran e quella sulle armi chimiche
in Siria "grazie agli sforzi diplomatici americani il mondo sarà più sicuro”. Incalzato
sulla National Security Agency e sul caso Snowden, prende tempo e promette di una
posizione più chiara per Gennaio. Non nasconde la frustazione sull’ Obamacare “qualcosa
nn ha funzionato, ma la struttura della riforma è solida, e sempre più americani
ne traranno beneficio” assicura. La sua popolarità è però ai minimi storici. Disapprovano
il suo operato il 56% degli americani. Forse il 2014 sarà davvero l’anno della svolta
economica, ma non è detto che lo sia per il presidente Obama, alle prese con la riforma
dell'immigrazione e la nuova battaglia sul tetto del debito con i repubblicani.