Gli auguri di Natale del Papa alla Curia: "Siate a contatto diretto con il Popolo
di Dio"
'Professionalità,
servizio e santità', capacità di fare 'obiezione di coscienza alle chiacchiere', debbono
essere le caratteristiche dell'officiale, e tanto più del Superiore, della Curia Romana.
Lo ha affermato Papa Francescoin occasione della tradizionale
udienza di fine anno per gli auguri natalizi. In un contesto solitamente dedicato
dai suoi predecessori a una rilettura degli eventi ecclesiali dell'anno, o all'indicazione
di programmi pastorali futuri, Francesco ha voluto invece insistere sui temi della
cosidetta 'riforma spirituale' della Curia, ricordando però che nel suo ambito 'ci
sono stati e ci sono dei santi'. "Colpisce in particolare - commenta p.
Bruno Secondin, carmelitano, docente emerito di teologia spirituale - l'invito
del Pontefice ai membri della Curia a svolgere un servizio pastorale 'discreto, fedele,
portato avanti con zelo a contatto diretto con il Popolo do Dio'. Si tratta di
un aspetto centrale nel Magistero di Bergoglio - sottolinea p. Secondin - a cui è
dedicato un'intera sezione dell'esortazione apostolica 'Evangelii Gaudium', intitolata
'Il piacere spirituale di essere popolo'. Nel testo il Papa ricorda che per essere
evangelizzatori autentici occorre anche sviluppare il gusto spirituale di rimanere
vicini alla vita della gente". (a cura di Fabio Colagrande)