Mons. Parolin: pace e riconciliazione per le due Coree, riconoscersi fratelli di
un unico popolo
Imploriamo da Dio “il dono della pace tra le due Coree, il dono di poter un giorno
rallegrarci per il pieno rispetto dei diritti umani in ogni parte della penisola”.
E’ quanto affermato da mons. Pietro Parolin, giovedì pomeriggio, durante la Messa
per il 50.mo anniversario dello stabilimento delle relazioni diplomatiche tra Santa
Sede e Repubblica di Corea. Il segretario di Stato vaticano – che ha celebrato la
Messa nel Pontificio Collegio Coreano, alla presenza tra gli altri dell’ambasciatore
di Corea, Francesco Kyung-surk Kim – ha auspicato che “si riaprano vie di dialogo,
che non ci si stanchi di cercare punti d’incontro e soluzioni sempre possibili, che
non cessino gli aiuti umanitari alle popolazioni colpite da forme di carestia”. E
ancora che “prevalga in tutti la buona volontà di riconoscersi per ciò che si è, vale
a dire fratelli di un unico popolo”. Mons. Parolin, che ha richiamato nell’omelia
la storia della presenza dei cattolici in Corea, ha quindi chiesto al Signore che
“non si abbia paura della sua presenza e della sua Parola, che non si tema il Vangelo,
perché esso è solo amore, speranza vera e gioia, offerti nella mitezza e nel rispetto”.
(A.G.)