Bangladesh. I cristiani chiedono protezione dagli estremisti durante il Natale
Fermare gli hartal, cioè gli scioperi, garantire la sicurezza alla popolazione
e proteggere le chiese del Bangladesh, affinché i cristiani possano passare il Natale
in modo sereno. È la richiesta – riferisce l'agenzia Asianews – mossa al governo dai
leader cattolici del Paese, spaventati dalle recenti violenze dei fondamentalisti
islamici, che hanno colpito in particolare la minoranza indù. "Natale è la principale
festa religiosa cristiana”, ha affermato in conferenza stampa Nirmal Rozario, segretario
generale della Bangladesh Christian Association (Bca). “Anche noi in Bangladesh –
ha aggiunto – vogliamo celebrarlo in modo pacifico”. L'incontro è avvenuto il 18 dicembre
scorso a Dhaka. La comunità cristiana teme che il Paese stia entrando in una nuova
fase di violenza e instabilità, a causa dell'atteggiamento assunto dall'opposizione
riguardo le elezioni generali, previste per il 5 gennaio 2014. Nelle ultime settimane,
violenti scontri e blocchi dei trasporti hanno paralizzato il Bangladesh. Secondo
un Rapporto pubblicato il 15 dicembre dalla “Ain o Salish Kendro”, nota organizzazione
locale per i diritti umani, dal gennaio 2013 le violenze generate dagli hartal
hanno causato 433 morti, 21.024 feriti e 98 ustionati. Rozario ha anche sottolineato
che “gli attacchi avvenuti contro le comunità di minoranza ci preoccupano. Siamo i
gruppi più vulnerabili, viviamo nella paura e vogliamo che la polizia protegga le
chiese dagli attacchi”. Inoltre, la comunità cristiana vorrebbe che la televisione
e la radio nazionali trasmettessero più programmi dedicati al cristianesimo. (A.D.C.)