Thailandia. Migliaia di manifestanti antigovernativi tornano in piazza
Manifestanti da oggi ancora in piazza nella capitale Bangkok contro il governo provvisorio
a guida Shinawatra. I cortei cercano l’ampia adesione popolare, chiedono le dimissioni
del governo e la sospensione del voto anticipato previsto per il prossimo 2 febbraio.
Stefano Vecchia:
Dopo alcuni
giorni di pausa, in cui la protesta in corso a Bangkok ha cercato di raccogliere intorno
a sé il più ampio consenso ma anche, inutilmente, di forzare il governo alle dimissioni
e di avere l'appoggio aperto delle forze armate al proprio progetto alternativo al
voto anticipato, da oggi riprendono i cortei attraverso aree significative del centro
cittadino. Ulteriori manovre che calibreranno anche la forza del movimento in vista
della manifestazione di domenica, con cui i leader si propongono di portare in piazza
oltre un milione e mezzo di cittadini, superando la partecipazione già ampia del 24
novembre e del 9 dicembre. Allo stato attuale e per quanto l'imprevedibilità della
situazione thailandese possa consentire di capire, alla protesta restano pochi spazi
di manovra per affermare le proprie ragioni se non massicce e continue iniziative
di piazza, con conseguenze e rischi che ne derivano. Confermata ieri l'indisponibilità
del comandante supremo delle forze armate a sostenere le richieste dell'opposizione,
questa mattina il presidente della Commissione elettorale, Supachai Somcharoen, ha
negato le voci di rinvio apparse ieri sui media locali e confermato la data del 2
febbraio per le elezioni, Contemporaneamente, la Corte costituzionale ha escluso di
dichiarare l'illegalità della protesta come chiesto da più parti. Attorno alle due
posizioni intanto continuano a raccogliersi consensi di politici, militari in carriera
o in pensione, gruppi imprenditoriali, sindacati e intellettuali. Una divisione su
linee assai ampie che si va approfondendo e che rende ancora più difficile individuare
una prospettiva di riconciliazione e riforma durante il percorso elettorale o anche
successivamente.