Documento 'Unar', Pari Opportunità, su teoria Gender e orientamento sessuale
Andrea Melodia, presidente UCSI, Unione Stampa Cattolica Italiana Alcune indicazioni
sono certamente sensate, rivolte a combattere l’omofobia, a spiegare quali tipi di
comportamento possono favorire violenza nei confronti degli omosessuali o anche a
raccomandare l’uso di termini corretti di fronte a problemi e questioni che possono
creare banalizzazioni e confusione. Ma c’è poi tutta una serie di contenuti che sono
a senso unico. Sarebbe infatti vietato dire che l’unione tra due persone dello stesso
sesso sia sterile, quando mi pare che questo sia un dato di fatto, scientifico. Non
si dovrebbe più nemmeno dire, addirittura, che il bambino avrebbe bisogno di una figura
materna e paterna. Francamente, tutto ciò mi pare inaccettabile. Questo documento
dell’Unar è una sorta di richiamo ad un pensiero unico. E’ una sorta di antireligione
civile che viene in qualche modo promulgata. I diritti degli omosessuali non sono
messi in discussione. Nessuno vuole aprire battaglie contro alcuno, ma tutti quanti
bisogna rendersi conto che esistono limiti logici e naturali nel definire cosa si
può dire e cosa non si possa dire. Su questi problemi occorre che tutti siano liberi
di dire le loro opinioni e sicuramente inviteremo, per quello che ci riguarda, tutti
quanti a farlo con estrema pacatezza, evitando di creare barricate e muri. In termini
di cultura generale, come Ucsi, diremo che non possiamo accettare che la cultura del
gender, per la quale non conta più la differenza tra uomo e donna ma solo le differenze
culturali, non la natura ma la cultura, venga imposta alla società anche attraverso
delle norme. Da una parte abbiamo l’omofobia, paragonabile giustamente al razzismo
o all’antisemitismo, ma anche l’idea che non ci sia una differenza di natura tra uomo
e donna è una forte distorzione culturale. Tutto ciò sembra funzionale a costruire
una società sterile, estetizzante, più attenta ai piaceri che ai doveri. Una società
sostanzialmente decadente. (a cura di Luca Collodi)