Mons. Twal: no ad un Medio Oriente senza cristiani. Attesa per la visita del Papa
"Il Natale spinge gli occhi del mondo a guardare verso Betlemme. È da qui che il mistero
del Natale s'innalza leggero e raggiunge i quattro angoli della Terra". Sono queste
le prime parole del messaggio di Natale che il patriarca latino di Gerusalemme, mons.
Fouad Twal, ha trasmesso ieri ai fedeli come ogni anno. Il servizio di Annalisa
Consolo del "Franciscan Media Center":
Mons. Twal si
è soffermato in particolare sulla difficile situazione in Siria e a Gaza: "Un immediato
cessate il fuoco deve essere stabilito" ha detto, condannando ogni forma di fondamentalismo
religioso e appellandosi a tutti i "leaders politici perché si assumano la responsabilità
di trovare una soluzione che fermi l'insensata violenza". Il patriarca non ha mancato
anche di menzionare il tanto atteso accordo tra la Santa Sede e Israele in merito
all'esenzione fiscale per le Chiese, auspicandone la rapida risoluzione. Nel ricordare
le vittime del tifone nelle Filippine e la massiccia presenza di questa comunità alla
Messa per la chiusura dell'Anno della Fede a Nazareth, il Patriarca ha citato le parole
che Papa Francesco ha pronunciato nel corso dell'incontro con i vescovi delle Chiese
Orientali, tenutosi a Roma il 21 novembre scorso. È comune infatti la preoccupazione
a mantenere viva la presenza di cristiani in Terra Santa, non rassegnandosi ad un
Medio Oriente privo di questa spiritualità. Un veloce sguardo anche all'agenda del
prossimo anno, il cui momento più importante è sicuramente la visita proprio di Papa
Francesco, prevista intorno a Maggio 2014. "Elevo la mia preghiera a Dio - ha detto
Mons. Twal concludendo il proprio messaggio - perché Cristiani, Ebrei e Musulmani
possano, nella loro comune eredità spirituale, trovare valori condivisi. Possa il
Bambino Gesù portare la pace a tutte le persone”.