2013-12-18 13:19:38

La Serbia più vicina all’integrazione con l’Unione Europea


La Serbia ha compiuto progressi impressionanti nella normalizzazione delle relazioni con il Kossovo. E’ quanto ha dichiarato ai giornalisti il capo della diplomazia europea, Catherine Ashton, presentando l'ultimo rapporto dettagliato sulla base del quale i rappresentati europei, in ultima istanza il Consiglio del 19-20 dicembre, prenderanno una decisione sulla prima conferenza intergovernativa, che segna di regola l'avvio del negoziato di adesione all'Unione. In Serbia in questi giorni è stato, in visita al contingente italiano, il ministro della Difesa italiano Mario Mauro. Fausta Speranza lo ha intervistato:RealAudioMP3

R. – Il contingente italiano è un contingente che qui ha ruolo strategico per il conseguimento degli obiettivi della missione KFor che, lo ricordo a tutti, è una missione operativa da 14 anni, con l’intento di impedire lo scontro tra la popolazione serba e la popolazione di etnia albanese ma soprattutto di costruire nel tempo le istituzioni democratiche nel Kosovo. Entrambi gli obiettivi sono stati largamente perseguiti e oggi ha senso continuare la missione perché questa è una missione che è al centro dell’Europa e rende possibile nel tempo che quel pezzo di Europa, che sono i Balcani del Sudovest, che ancora non partecipano all’esperienza europea, possano ancorarsi a questa opportunità storica dando vita, finalmente, ad un processo di integrazione che comprenda ciò che fino a pochi anni fa era ancora sotto dittatura comunista.

D. – Possiamo dire che i soldati italiani non sono soltanto lì per evitare conflitti ma sono lì per promuovere qualche opera sociale, proprio per la popolazione?

R. – In realtà, l’operato di KFor in questi anni è andato ben al di là, anche di attività di promozione umana, perché la verità è che qui è cresciuto un tessuto economico-sociale che in gran parte vive del fatto che avendo garantito la sicurezza, si è sviluppata poi una economia locale. Detto questo, oggi gli obiettivi di KFor vanno politicamente verso la possibilità di garantire a questo Paese di avere sempre più standard dell’Unione Europea e standard Nato e quindi, in prospettiva, inserirsi in una condivisione del progetto europeo che, marciando di pari passo con la riconciliazione con i serbi, consenta ad entrambi di entrare in Europa.

D. – Da questo punto di vista, è cruciale questa settimana? Si parla della prima Conferenza intergovernativa che segna di solito l’avvio del negoziato di adesione all’Unione Europea: è così?

R. – L’Italia sta moltiplicando i propri sforzi per assicurare sia al Kosovo da un lato, per l’accordo di associazione, sia alla Serbia per il suo percorso di partnership, le condizioni più adeguate per poter continuare il proprio cammino. Sono certo che ce la faremo; sono certo che gli altri Paesi europei saranno comprensivi nei confronti delle ragioni che vengono portate dai governanti di questi Paesi, e che tutto questo continuerà ad ulteriormente stabilizzare quest’area.

D. – Stabilizzare quest’area, alle porte dell’Europa – è particolarmente significativo …

R. – Nel cuore dell’Europa … Chi ha vissuto e chi è stato in questi Paesi sa che quando sarà più chiara la prospettiva europea di questi Paesi, noi avremo ulteriormente dato una mano al progetto europeo ad apparire come attrattivo per il mondo intero.







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