Rapporto Fao: 70 per cento malattie infettive nell’uomo ha origine animale
Un nuovo Rapporto della Fao lancia un allarme sulla diffusione in aumento di malattie
di origine animale che, negli ultimi decenni, colpiscono l’uomo. Il servizio di Roberta
Gisotti:
Il dato
è davvero inquietante: ben il 70% delle malattie infettive, dal 1940 ad oggi, sono
riconducibili a patologie animali. Principali cause il boom mondiale della
produzione animale e l’espansione dei terreni agricoli in aree selvatiche. Come mai
nel passato, bestiame e fauna selvatica a contatto e cosi pure uomini e animali. C’è
poi la mobilità umana in crescita e il volume dei commerci internazionali, a livelli
senza precedenti. E, tra i prodotti che girano con più facilità per il globo sono
gli organismi patogeni, che sovente sfuggono ai vaccini, resistono agli antibiotici
e viaggiano a volte indisturbati lungo la catena alimentare, e proliferano favoriti
anche dai cambiamenti climatici. Il problema si aggrava in contesti di povertà e insufficienza
di servizi igienico-sanitari, ponendo rischi gravi per la salute umana e compromettendo
lo sviluppo dei Paesi. La sfida è grande, a partire dalla prevenzione alla capacità
di limitare i danni. La Fao chiede un approccio olistico su animali, uomo, ambiente
e chiama a lavorare insieme professionisti della salute umana e animale, ma anche
economisti, ecologisti ed esperti di altri scienze.