Centrafica: Onu teme crimini di massa. Tensioni tra islamici e cristiani
Centrafrica nel caos: profonda preoccupazione esprime il segretario generale dell’Onu
Ban Ki-moon, nel tradizionale discorso di fine anno al Palazzo di Vetro, a New York.
Il servizio di Roberta Gisotti.
“Lancio
un appello alle autorità di transizione affinché proteggano la popolazione”: cosi
Ban Ki moon, che teme crimini di massa nel Centrafrica, annunciando una commissione
d’inchiesta dell’Onu e rivolgendosi anche ai leader religiosi per allentare le tensioni
nel Paese, dove si aggrava di giorno in giorno la situazione umanitaria, per il conflitto
civile che lo attraversa dopo il rovesciamento, lo scorso marzo, del presidente Bozizé,
da parte di forze ribelli. Rapporti allarmati arrivano da Fao e Unicef. Oltre 600
mila gli sfollati all’interno del Paese, 70 mila i rifugiati all’estero, 1 milione
300 mila a rischio fame, 2 milioni e 300 mila i bambini coinvolti in abusi e violenze.
E purtroppo gli scontri stanno contrapponendo i musulmani ai cristiani. L’arcivescovo
di Bangui, mons. Nzapalainga, sta percorrendo il Paese, sovente in compagnia di un
imam, per invocare la pace e scongiurare vendette. Intanto la Francia presente in
Centrafrica con 1600 soldati per riportare la pace con l’avallo dell’Onu, chiede ai
partner europei che si uniscano alla missione. Di questo si parlerà al prossimo vertice
UE del 19-20 dicembre a Bruxelles.