Siria. L'arcivescovo Nassar: migliaia di bambini siriani sotto le tende come nella
stalla di Betlemme
“In Siria a Gesù Bambino non mancano i compagni: migliaia di bambini che hanno perso
le loro case vivono sotto tende povere come la stalla di Betlemme”. Così l'arcivescovo
maronita Samir Nassar descrive la condizione vissuta dall'infanzia siriana nel tempo
che precede il Santo Natale. In un toccante messaggio di riflessioni natalizie inviato
all'agenzia Fides, l'arcivescovo maronita di Damasco esprime con immagini forti i
sentimenti condivisi da tanti cristiani siriani davanti all'avvicinarsi dell'ennesimo
Natale di guerra. “Gesù” fa notare mons. Nassar “non è solo nella sua miseria. L'infanzia
siriana, abbandonata e segnata dalle scene di violenza, sogna di essere al posto di
Gesù, che ha sempre con sé i suoi genitori che lo circondano e lo accarezzano”. Anche
Maria – insiste l'arcivescovo maronita “non è più sola, nelle sue difficoltà: tante
mamme infelici e sfortunate vivono nella povertà estrema e si caricano tutte le responsabilità
familiari da sole, senza i loro mariti... La presenza rassicurante di Giuseppe presso
la Sacra Famiglia suscita gelosia tra le migliaia di famiglie private del papà. Un'assenza
che alimenta la paura, l'angoscia e l'inquietudine”. Nella condizione martoriata del
popolo siriano, sembra non esserci posto per la promessa di pace e letizia propria
del Natale: “Il rumore infernale della guerra” scrive Nassar “soffoca il Gloria degli
Angeli. La sinfonia del Natale per la pace cede davanti all'odio e alle crudeltà più
atroci”. Eppure proprio l'estenuante prolungarsi del conflitto che ha già superato
i mille giorni rende ancora più forte il grido di preghiera dei cristiani davanti
al presepe: “Signore, esaudiscici”, così conclude il suo messaggio l'arcivescovo Nassar.
(R.P.)