Lunedì nero per i contribuenti italiani. Belletti: tasse su tasse, si torni a investire
sulla famiglia
Lunedì nero per i contribuenti italiani alle prese con la scadenza della Tares, il
tributo sui rifiuti, e del saldo Imu per le abitazioni sulle quali la tassa non è
stata cancellata. C’è ancora molta confusione su quanto e cosa dovrà essere versato
al fisco nel 2014. Intanto ieri un emendamento alla legge di stabilità ha previsto
lo sblocco del fondo di 30 milioni di euro per il bonus bebè. “Una non notizia” secondo
il presidente del Forum delle Famiglie Francesco Belletti intervistato da Paolo
Ondarza:
R. – Una non
notizia, nel senso che non sono soldi nuovi, sono soldi già stanziati in precedenza
che non sono stati spesi (provenienti dal precedente 'Fondo di credito per i nuovi
nati'; ndr). Quindi giusto segnalare il fatto che arriveranno, però di fatto, in sostanza,
non c’è una grande assunzione di responsabilità politica. Se questo bonus bebè venisse,
per esempio, garantito a tutti i nuovi nati, l’ordine di grandezza sarebbe attorno
al miliardo: per dare 300 euro per sei mesi ad ogni neonato bisognerebbe investire
un miliardo e questo credo che sia l’ordine di grandezza che ogni governo dovrebbe
avere in mente se vuole davvero sostenere la natalità.
D. – I soldi del bonus
bebè andranno alle categorie più deboli?
R. – Sarà necessario dover concentrare
queste risorse sulle fasce più deboli. Questo è ragionevole in un tempo di così grande
difficoltà. Su molti altri provvedimenti questo criterio – il criterio del reddito
- non viene mai utilizzato ed è per questo che evidenziamo un problema: le politiche
di natalità vengono sempre appiattite sul contrasto alle urgenze, alle emergenze,
alle povertà più drammatiche. Per questo il nostro è un Paese fermo sulla famiglia,
perché non investe in modo strategico.
D. – Non vengono fatte quelle politiche
familiari che voi da anni chiedete?
R. – Ma sì, che sono poi universalistiche
e promozionali e preventive. Se - per esempio - il fisco fosse capace di proteggere
le famiglie numerose, molte di queste famiglie non sarebbero sotto la soglia di povertà!
D.
– A proposito di fisco, adesso le famiglie italiane dovranno fare i conti con la mini-rata
dell’Imu, che scade il 24 gennaio. Per non parlare poi delle nuove tasse in arrivo
nel 2014… Che impatto sta avendo attualmente il fisco sulle famiglie italiane?
R.
– I segnali sono molto preoccupanti! La stessa Uil segnala un incremento in moltissimi
comuni delle tasse sui rifiuti anche del 40, del 100 per cento. Di fatto il problema
è che avremmo apprezzato una politica fiscale locale, se avesse sostituito l’imposizione
nazionale. Qui invece si cumulano tasse su tasse, complicando la questione, perché
oggi una famiglia non è in grado di sapere quante tasse deve pagare. Quindi c’è un
problema di trasparenza! Sicuramente nelle tasche di tantissime famiglie resteranno
meno soldi perché ci sono più tasse!