2013-12-16 14:06:06

I Forconi si dividono sulla manifestazione a Roma. Mons. Bregantini: ascoltare il grido del disagio


In Italia, il movimento dei “Forconi” si divide sulla manifestazione di domani a Roma. Uno dei leader, Danilo Calvani, l’ha confermata sottolineando che si farà senza cortei, per ridurre al minimo il rischio di infiltrazioni estremiste e incidenti. Mariano Ferro, il leader siciliano del movimento, spiega invece che spostare le persone per portarle "in una gabbia, che si chiama Piazza del Popolo non serve a niente". Intanto, un tribunale di Roma ha condannato a tre mesi di reclusione e 100 euro di multa Simone Di Stefano, vicepresidente di Casapound, accusato di furto pluriaggravato per aver sostituito, sabato scorso, la bandiera della Ue dalla sede di Via IV Novembre con quella italiana. Sulla situazione Antonella Palermo ha intervistato mons. Giancarlo Bregantini, presidente della Commissione Lavoro, giustizia e pace della Cei:RealAudioMP3

R. - È veramente preoccupante, perché questo clima di tensione, dove si può innestare senza fatica anche chi vuole degenerare e far degenerare una situazione sociale già difficile, fa esplodere con molta facilità il tessuto sociale.

D. - Come rispondere alle istanze del movimento?

R. - Primo: non ingigantire il problema, perché il problema esplode, ma il nodo è a monte, cioè creare una politica sana. Quindi, il problema non sta nel difendersi dai Forconi, ma nell’impegnarsi a creare condizioni di chiarezza, di presenza, di risposta. Secondo: non va affrontato in maniera diretta, ma indiretta, altrimenti creiamo i martiri.

D. - Come valutare l’atteggiamento delle istituzioni politiche di fronte alla protesta?

R. - Il governo ha fatto bene ad essere vicino, non oppositivo, perché già il movimento da solo si sfalda. Però, va raccolto l’appello che loro ci fanno. Deve essere vero lo stile con il quale i politici lavorano e sobria la loro ricompensa a livello economico; precisa e incisiva la risposta davanti ai drammi e solidale lo stile. Loro in fondo ci lanciano un appello in modo sbagliato, però ci dicono che la politica non può stare lontano, ricorregga non tanto l’Euro ma le condizioni dell’Euro. La finanza non può essere l’unica legge. L’Europa non è costruita sulle banche, ma sui cuori. Ecco, sono tanti gli appelli positivi che questo movimento ha lanciato all’intera nazione.

D. - In che modo la Chiesa potrebbe raccogliere le domande che giungono dai Forconi?

R. - Secondo me anche la Chiesa, in primo luogo, può raccoglierli, e l’idea di raccogliere costruendo legami di fraternità, perché la fraternità caccia la guerra - come dice il Papa -, la fraternità pone le condizioni per la pace, la fraternità è lo spazio vero del Vangelo. Tutto questo chiede a noi uno sguardo lungimirante cogliendo le occasioni d’oro che la prossima Marcia della pace e la Giornata della pace offrono a tutto il mondo.

Ultimo aggiornamento: 17 dicembre







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