Migliaia di famiglie a piazza San Pietro per la tradizionale benedizione dei 'bambinelli'
Nonostante la pioggia, piazza San Pietro era gremita ieri mattina da una folla di
famiglie festanti arrivate per far benedire i loro 'bambinelli'. Ad accoglierli nella
Basilica vaticana è stato il cardinale Angelo Comastri, vicario generale del
Papa per la Città del Vaticano, che ha celebrato la Messa per tutti i partecipanti
a questo tradizionale momento natalizio, promosso dal Centro Oratori Romani. Ascoltiamo
un passaggio della sua omelia, nel servizio di Marina Tomarro:
“Cari
ragazzi, cari giovani, cari genitori, la cultura dell’egoismo non ci permette di incontrare
Dio, non ci permette di trovare la gioia, non ci permette di gustare la vita. Non
solo: noi oggi non comprendiamo più tutta la bellezza e l’importanza della famiglia.
Questa è un’epoca contro la famiglia! Mentre a Betlemme, il Figlio di Dio si presenta
tra le braccia di una famiglia. La vera culla è la famiglia di Nazareth: Giuseppe,
uomo giusto; Maria, donna immacolata. Dobbiamo riscoprire l’importanza, la bellezza
della famiglia”.
Con questo invito a riscoprire la santità e la bellezza
della famiglia, il cardinale Angelo Comastri ha salutato i partecipanti alla celebrazione
eucaristica che ha preceduto la tradizionale benedizione dei Bambinelli, che nella
notte di Natale verranno messi nei Presepi delle case romane. Il porporato ha ricordato
che la tradizione dell’Angelus fu iniziata il 9 novembre del 1958 da Papa Giovanni
XXIII che – come raccontava – aveva imparato questa semplice preghiera nella sua casa
natale da piccolo.
“E Papa Giovanni continuava: ‘Nella mia casa non c’era
nessun lusso. Quasi tutti i giorni avevamo la polenta; le scarpe solo per le grandi
feste, altrimenti o scalzi o con gli zoccoli; i vestiti da fratello a fratello, da
sorella a sorella. Però nella mia casa io ci stavo tanto bene e anche ora che sono
vecchio ho nostalgia di quella casa, perché era piena di Dio!’. Cari bambini, cari
genitori, cari educatori ridate ai figli la bellezza di famiglie così. Il Bambinello
che portate nelle vostre casa vi ricorda che Gesù deve nascere nella famiglia, deve
nascere del cuore e quando nasce Gesù la casa si riempie di gioia”.
D.
- Ma perché questa benedizione è tanta cara ai romani?
R. – Abbiamo portato
i bambini qui perché è una cosa bellissima e perché i bambini certamente credono che
questo bambino che arriva è il Figlio di Dio.
D. – Il cardinale Comastri,
nella Messa, vi ha invitato anche a riscoprire la bellezza e la santità della famiglia.
Allora, in che modo si può riscoprire questa bellezza in questo periodo di Avvento?
R.
– In particolare vivendo questa attesa: l’attesa di una vita nell’amore. La famiglia
effettivamente è chiamata ad essere luogo dove ci si ama, nel piccolo, nel quotidiano.
Allora credere è attendere che Gesù è questo amore che viene a renderci capace di
amare. Questa è la riscoperta che vogliamo fare ogni giorno.
D. – Tu perché
sei qui, oggi?
R. – Per benedire il Bambinello.
D. – Quanto vuoi bene
tu a Gesù Bambino?
R. – Tanto! Per questo sono qui, proprio perché gli voglio
bene e voglio che Lui sia benedetto dal Papa!
D. – In che modo vivete l’Avvento?
R.
– Con piccoli gesti, quelli della tradizione: quindi la benedizione dei Bambinelli,
il presepe, le candele dell’Avvento… Passano attraverso le piccole cose le grandi
verità di fede.