Ucraina. Ancora proteste, Paese diviso tra europeisti e sostenitori del presidente
Ennesima giornata di sfida di piazza a Kiev, in Ucraina, tra i manifestanti filoeuropei,
asserragliati ormai da quattro settimane in Piazza Maidan, e i sostenitori della politica
del presidente Ianukovich, che si dichiarano pronti a occupare la vicina Piazza Europa.
Parlando in piazza alla folla, il premier ucraino, Mykola Azarov, ha smentito i sospetti
avanzati dall’opposizione sulla possibile firma, la settimana prossima, di un accordo
con Mosca per entrare nell’Unione doganale di cui fanno già parte Bielorussia e Kazakhstan.
Sul mancato accordo con l’Ue, invece, ha ribadito che le perplessità che hanno indotto
Kiev a declinare sono state tutte di natura economica. Confermati, invece, alcuni
accordi con la Russia a sostegno dello sviluppo industriale ucraino nei settori aereo
e dei macchinari che, secondo il premier, “creeranno nuovi posti di lavoro”. Tornando
al fronte della protesta, oggi il capo dell’amministrazione comunale della capitale
e facente funzione di sindaco, il vicecapo del Consiglio nazionale della sicurezza
e della difesa e due alti ufficiali di polizia sono stati accusati d’abuso d’ufficio,
sospesi, e saranno presto mandati agli arresti domiciliari per il violento sgombero
di Piazza Maidan del 30 novembre scorso. Nel weekend, infine, è atteso a Kiev l’arrivo
del senatore repubblicano statunitense Mc Cain. (R.B.)