2013-12-14 14:17:31

Tanzania. Peggiora la condizione dei cristiani, uccisi e perseguitati con false accuse


Si fa sempre più difficile la situazione per i cristiani in Tanzania, dove il 2013 ha registrato un inquietante escalation di violenza, come denuncia l’ong "Barnaba Team" che ha inviato sull’argomento un rapporto all’agenzia Fides. Un numero consistente di chiese sono state attaccate nel corso dell’anno, un laico è stato ucciso a colpi di machete mentre guidava un incontro di preghiera, un altro è stato sfigurato con l’acido, un pastore è stato gravemente ferito e due reverendi decapitati nella capitale Zanzibar. Oltre a questi fatti di sangue, molti leader religiosi cristiani si trovano ad affrontare false accuse penali da parte di gruppi islamici, che godono dell’appoggio compiacente di parte della magistratura. Si calcola che siano circa 52 le false denunce depositate contro sacerdoti e pastori cristiani, accusati di blasfemia o di conversioni e battesimi forzati. Tra i gruppi di estremisti islamici più attivi e coinvolti in fatti violenti, si segnalano al-Shabaab, ma anche Uamsho, un’organizzazione separatista islamica che lotta per l’indipendenza dell’isola di Zanzibar. (R.B.)







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