Perù: dopo le nuove leggi, nessun miglioramento per gli indigeni
Nonostante la pubblicazione ufficiale, avvenuta due anni fa, della legge di consultazione
dei popoli indigeni, in Perù la situazione di queste popolazioni resta molto precaria,
come denuncia all’agenzia Fides la Commissione nazionale per i Diritti umani. Diverse
sono le problematiche che contribuiscono a peggiorare le condizioni degli indigeni:
l’assenza di qualunque tipo di istituzione indigena in grado di avviare un dialogo
con lo Stato e la loro criminalizzazione innanzitutto. Ciò, naturalmente, esaspera
il conflitto sociale: secondo i dati della Commissione, durante l’attuale esecutivo
peruviano, una quindicina di indigeni sono morti per incidenti che sarebbero da correlare
con la questione della violazione dei loro diritti e molte sono le false accuse che
vengono indirizzate nei loro confronti. Pochi giorni fa il responsabile delle Nazioni
Unite per i diritti degli indigeni, James Anaya, ha partecipato all’incontro delle
popolazioni indigene peruviane di Pastaza, Tigre, Corrientes e Maranon: i capi tribù
hanno chiesto misure urgenti per porre fine alla violazione dei loro diritti e soluzioni
sul tema dell’inquinamento causato dal massiccio sfruttamento del petrolio nell’area
e il responsabile Onu ha promesso il suo interessamento. (R.B.)