2013-12-14 14:41:48

Messaggio per la Pace. Marelli: il mondo ascolti Papa Francesco e viva relazioni di fraternità


La fraternità ha bisogno di essere “amata, annunciata e testimoniata”. E’ uno dei passaggi del Messaggio di Papa Francesco per la prossima Giornata Mondiale della Pace. Tutto il documento si basa proprio sulla dimensione della fraternità, declinata nei diversi contesti del vivere umano, dalla famiglia all’economia, dalla relazione tra i popoli alla politica. Su questa sottolineatura della fraternità invocata dal Papa, Alessandro Gisotti ha intervistato Sergio Marelli, Comitato Italiano Sovranità Alimentare:RealAudioMP3

R. - Penso che sia un richiamo quanto mai indispensabile e fondamentale in questa epoca, dove ritornare a rapporti di fraternità è l’azione alla radice di ogni possibilità di costruire un mondo più giusto, un mondo più equo, un mondo dove i diritti siano tutti goduti da tutte le persone. La fraternità, i rapporti di fraternità, nella loro semplicità, assumono però una rilevanza importantissima. Bisogna tornare a delle relazioni fraterne per costruire la pace nel mondo!

D. - Nel messaggio il Papa leva un forte appello, rivolgendosi direttamente a chi semina morte e distruzione, a rinunciare alla via delle armi. Anche qui c’è una forte sottolineatura a vivere la dimensione della fraternità che tutti, al di là di ogni distinzione religiosa, nazionale e di razza, possono capire…

R. - Assolutamente si! Anche perché il linguaggio - un po’ nello stile di Papa Francesco - è un linguaggio al tempo stesso molto semplice, però molto perentorio: non lascia - diciamo così - adito ad interpretazioni di sorta. Troppe armi in circolazione - si afferma nel messaggio della pace - precludono a ogni pretesto e ogni pretesto è buono per suscitare dei conflitti. Meno armi, dunque, ce ne sono troppe in circolazione!

D. - Come già Benedetto XVI nella Caritas in veritate e anche in molte altre occasioni, Papa Francesco chiede una revisione dei modelli di sviluppo per uscire da una crisi economica che sta diventando permanente. C’è sufficiente consapevolezza nei leader delle nazioni, di chi tiene poi - come dire - le leve del comando anche dell’economia?

R. - Probabilmente dobbiamo constatare che no, non c’è ancora questa consapevolezza o perlomeno se c’è consapevolezza non trova poi ancora delle attuazioni concrete nelle scelte politiche che vengono fatte dai governanti a livello nazionale ed internazionale. Non a caso la necessità di fornire dei sistemi di governance, di governo dell’economia, per orientarla al raggiungimento del bene comune, rimane uno dei motivi chiave, uno dei messaggi chiave che passa proprio nel Magistero della Dottrina sociale della Chiesa e che, anche in questo messaggio della Giornata mondiale della pace 2014, trova delle parole inequivocabili: bisogna ritrovare delle norme, degli accordi di politica internazionale e quindi un’azione efficace dei governi perché si torni ad orientare l’economia al raggiungimento del bene comune per tutti.

D. - Il Papa rinnova, in questo messaggio, il suo forte appello contro la fame nel mondo e ricorda con forza, con argomenti forti, che le risorse alimentari ci sono per tutti. Il problema è l’equa distribuzione…

R. – Sì, il problema è l’equa distribuzione - dice Papa Francesco - e anche un uso responsabile delle tecniche e delle modalità produttive in agricoltura. Colpisce, dentro questo messaggio, un riferimento così chiaro al settore agricolo, considerato come quel comparto produttivo che più ha delle influenze dirette sulla conservazione dell’ambiente, sulla conservazione e la tutela delle risorse naturali e quindi alla fine sulla possibilità da parte di ogni uomo di poter scegliere in libertà come spendere la propria vita dentro un contesto e un ambiente sano.







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