Il card. Koch in Russia, incontrerà il Patriarca Kirill. P. Destivelle: nuove sfide
in comune
Il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità
dei Cristiani, ha iniziato sabato un viaggio di sei giorni in Russia, con tappe a
San Pietroburgo e Mosca, per incontrare vari rappresentanti della Chiesa ortodossa
e della Chiesa cattolica. Il porporato sarà ricevuto dal Patriarca Kirill di Mosca
e di tutta la Russia ed incontrerà il metropolita Hilarion, presidente del Dipartimento
per le Relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato, che il 12 novembre scorso
era stato a colloquio con Papa Francesco in Vaticano. A San Pietroburgo, il cardinale
terrà, presso 1'Accademia di teologia della città, una conferenza sul progresso del
dialogo cattolico-ortodosso; visiterà anche il monastero della Lavre Alexandre Nevski,
che festeggia quest'anno il suo terzo centenario. Durante la sua visita, dietro invito
dell'arcivescovo Paolo Pezzi, ordinario dell'Arcidiocesi cattolica della Madre di
Dio a Mosca, presiederà le celebrazioni del giubileo della Basilica di Santa Caterina
di Alessandria a San Pietroburgo, che compie 250 anni. Sulla storia di questa Basilica
ascoltiamo il padre domenicano Hyacinthe Destivelle, del Pontificio Consiglio
per l’unità dei cristiani. L’intervista è di Philippa Hitchen:
R. – It is the
oldest catholic church... E’ la più antica chiesa cattolica di Russia e si può
dire che sia la madre di tutte le chiese cattoliche del Paese. E’ considerata la più
bella chiesa cattolica russa e ha una storia molto ricca per i suoi rapporti con la
cultura di questo Paese e di altre Chiese, prima fra tutte la Chiesa ortodossa russa.
D. – Questa chiesa è stata bruciata e distrutta diverse volte, soprattutto
durante il periodo sovietico...
R. – Yes, this church is very famous... Sì,
questa chiesa è molto famosa per i suoi Santi - molti Santi, infatti, hanno servito
e vissuto lì – e per il suo tragico destino, come del resto il destino di tutti i
cristiani in Russia. La chiesa è stata chiusa prima della Seconda Guerra Mondiale
ed è rimasta chiusa fino all’inizio degli anni ’90. Nel 1992 le autorità della città
l’hanno restituita alla comunità cattolica.
D. – Il cardinale Koch incontrerà
il Patriarca Kirill, un incontro atteso da tempo. Cosa spera verrà fuori da questo
appuntamento?
R. – Of course this meeting is... Certamente questo incontro
è importante, specialmente perché sarà il primo incontro del cardinale, come rappresentante
di Papa Francesco, con il Patriarca Kyrill. Il cardinale Koch ha già incontrato il
Patriarca due anni fa a Mosca, ma penso che questo incontro sarà particolarmente importante,
perché ci sono nuove sfide: sicuramente quella della pace in Medio Oriente; quella
della famiglia e della dottrina sociale della Chiesa e le questioni morali, ma prima
di tutto direi la sfida dell’unità nella fede. Probabilmente ora è il momento di fare
qualche gesto simbolico e di andare avanti nel nostro rapporto. Ed io spero che questo
incontro aiuterà in tal senso.
D. – Questo evento potrebbe creare le basi
per un possibile incontro tra Papa Francesco e il Patriarca Kirill?
R. – Well,
each times... Ad ogni incontro del cardinale con il Patriarca o del metropolita
Hilarion con il Papa si parla di questa possibilità. Certamente penso che ogni giorno
ci avviciniamo a questo incontro. Non so quando e dove avverrà, ma tutti, ora, possono
vedere che abbiamo bisogno di questo incontro.