Onu. Commissario Guterrez: nel 2013 record di sfollati interni
L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha lanciato un appello per
un maggiore sostegno globale nell'assistere i quasi 30 milioni di persone in tutto
il mondo che sono sfollati nei loro Paesi. António Guterres, durante l'apertura annuale
della discussione sulle sfide riguardo la protezione dei rifugiati, ha sottolineato
che si registra un aumento degli sfollati interni, con un incremento pari al 50% negli
ultimi 15 anni. Il 2013, pensando in particolare alla Siria, potrebbe essere ricordato
come l'anno con il maggior numero di persone costrette ad abbandonare il proprio Paese.
"Sono preoccupato che la grandezza e la complessità dello spostamento interno non
hanno galvanizzato l'attenzione internazionale, come la questione merita", ha detto
alla riunione di Ginevra. I quasi 29 milioni di sfollati a causa di conflitti e violenze
ad inizio del 2013, - aumentati con le crisi in Siria, Repubblica Centrafricana e
la Repubblica Democratica del Congo - portano con sé anche un forte aumento dei flussi
di rifugiati, con i circa 2 milioni di persone in fuga in tutto il mondo nel 2013.
"Come i rifugiati, anche gli sfollati interni spesso trovano rifugio nelle regioni
più povere ed emarginate del Paese, che mancano spesso di infrastrutture adeguate
per affrontare l'afflusso di popolazione. Ma sono spesso ancora più difficili da raggiungere,
dato che molti rimangono nelle zone di conflitto." Il quadro giuridico internazionale
per proteggere chi vive questo dramma è molto meno sviluppato rispetto a quanto avviene
con i rifugiati. "Ci viene spesso chiesto che cosa significhi protezione per gli sfollati
interni, che sono, dopo tutto, cittadini nel loro paese con gli stessi diritti degli
altri cittadini", ha ricordato Guterres. "Costretti a fuggire dalle loro case, molti
sono senza documenti, non hanno accesso ai servizi di base e sono a rischio elevato
di discriminazione, sfruttamento e violenza sessuale e di genere." L'Alto Commissario
ha invitato quindi i partecipanti alla discussione - tra cui vari rappresentanti di
governi, organizzazioni non governative, osservatori, personalità accademiche e organizzazioni
inter-governative - a contribuire ad elevare la condizione dei profughi interni nell'agenda
internazionale. "Trovare soluzioni per gli sfollati, richiede volontà politica per
affrontare le cause alla radice. Una advocacy più determinata è quindi necessaria
da parte della comunità internazionale per poter garantire che i processi di pace
tengano conto delle preoccupazioni e delle esigenze dei profughi interni così come
le loro comunità di accoglienza", ha aggiunto Guterres. (Da Ginevra, Gabriele Beltrami)