Messico. “Gli stranieri non sono delinquenti”: l’appello delle madri della Carovana
Fra Tomás González, direttore della casa migranti di Tenosique Tabasco, ha accolto
la Carovana delle madri centroamericane che è arrivata nella capitale del Messico.
In una nota pervenuta all’agenzia Fides commenta che “ci sono politiche anti-immigrazione
e xenofobe da parte dello Stato e di altri gruppi, cosa che diventa un rischio aggiuntivo
per i migranti che devono affrontare il viaggio sulle tratte ferroviarie. Sappiamo
tutti che ci sono spesso assalti, omicidi, stupri, estorsioni, sequestri di persona
ed incidenti con un elevato numero di morti”. Martedì scorso - riferisce l'agenzia
Fides - le 44 donne della Caravona provenienti da Nicaragua, Honduras, El Salvador
e Guatemala, hanno fatto sosta al Centro nazionale di Comunicazione Sociale (Cencos)
per parlare con i giornalisti. Durante la conferenza stampa, davanti ai giornalisti
c'erano per terra decine di fotografie di tutti i ragazzi e le ragazze partiti dai
loro villaggi per cercare di emigrare verso gli Stati Uniti d'America, di cui poco
dopo si sono perse le tracce. Le madri hanno lanciato un appello direttamente al Presidente
Enrique Peña Nieto: "Per favore ci ascolti. Ci aiuti a trovare i nostri figli. Si
tratta di stranieri che sono solo di passaggio, non sono criminali" ha detto una madre
del Guatemala, Gabriela Vazquez, a rappresentare tutte le altre. Fra Tomás ha chiuso
la conferenza stampa sottolineando che la Chiesa ha chiesto al governo di creare,
in primo luogo, un Segretariato della migrazione che riesca efficacemente a dare protezione
ai migranti stranieri e messicani. Ha quindi ricordato l'invito di Papa Francesco
sul tema della migrazione, sottolineando il suo messaggio e la sua presenza a Lampedusa.
(R.P.)