Musei Vaticani. Riapre la Necropoli sulla "via Trumphalis"
Sarà riaperta con nuovo allestimento la Necropoli vaticana lungo la via Triumphalis.
Dal prossimo anno, il pubblico potrà prenotare on line le visite guidate. L’iniziativa
è stata presentata oggi alla stampa da Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani,
insieme con Giandomenico Spinola, curatore del Reparto antichità greche e romane.
Il servizio di Roberta Gisotti:
La Necropoli,
lungo le pendici del Colle vaticano, che unisce due aree di scavi condotti a distanza
di mezzo secolo, presenta una grande ricchezza di tombe - databili dall’epoca di Augusto
a quella di Costantino dal I secolo a.C. al IV secolo d. C. - e poi mosaici, affreschi
e stucchi, sarcofagi, cippi, stele e altari, iscrizioni e molti oggetti rimasti intatti
nei secoli. Un itinerario affascinante, che interpella gli esperti ancora al lavoro
nella Necropoli e appassionerà i visitatori, come spiega il dott.Giandomenico
Spinola:
R. - I primi scavi vennero fatti negli anni ’30, con rinvenimenti
occasionali addirittura nel ‘500. I settori che noi siamo andati a congiungere sono
stati scavati uno negli anni ’50 e l’altro da noi, intorno al 2003-2004. Di conseguenza,
l’ultimo lavoro fatto è quello di ricongiungere in un’unica area visitabile i due
scavi.
D. - Quali particolarità in questo nuovo allestimento della Necropoli?
R.
- Essendo questa Necropoli conservata in maniera straordinaria, grazie a frane che
l’hanno coperta, abbiamo potuto fare alcune ricostruzioni virtuali su 11 touch
screen e attraverso due filmati, in modo tale che chi verrà a visitarla potrà
vedere non solo gli scavi ma anche quel che era l’area anticamente.
D. - Quindi,
una concezione moderna interattiva per il visitatore che potrà immergersi nei secoli
passati… R. - Sì, non solo nei secoli passati ma anche nel lavoro degli archeologi,
degli antropologi, dei restauratori. L’idea è quella di lasciare che la Necropoli
sia visitabile dal pubblico, ma che questo luogo possa essere anche un laboratorio
di ricerca. Contemporaneamente alle visite, si potranno vedere anche archeologi che
scavano, oppure restauratori che lavorano, o antropologi che studiano i resti umani.