Burundi: i vescovi raccomandano “saggezza e concertazione” per la revisione della
Costituzione
I vescovi del Burundi chiedono alle forze politiche dialogo e confronto nell’opera
di revisione della Costituzione nel Paese per “non compromettere il processo di pace
e di riconciliazione”. In particolare, durante la sessione ordinaria della Conferenza
episcopale, hanno indicato alcuni articoli che – a loro avviso - non andrebbero modificati,
come il principio delle quote etniche nella spartizione del potere, previsto dagli
“Accordi di Arusha”, che hanno posto fine a un decennio di guerra civile. “Queste
disposizioni e altre simili sono ancora necessarie - scrivono i vescovi in un messaggio
- perché i problemi per i quali offrono soluzioni, come la monopolizzazione del potere
da parte di un gruppo, l’esclusione in base all’appartenenza politica o etnica, il
rispetto dei mandati politici, non sono stati completamente risolti”. In particolare,
la Conferenza episcopale ritiene che l’attuale clima politico surriscaldato non favorisce
un dialogo sereno sulle questioni importanti e sensibili. Motivo per il quale, secondo
i vescovi, “sarebbe saggio rivedere solo quelle disposizioni necessarie per migliorare
la legge elettorale e per permettere l’adesione del Paese alla Comunità dell’Africa
dell’Est”. (F.P.)