Mandela. P. Lombardi cita il card. Martini: fu persona totalmente pacificata. Il ricordo
del card. Napier
“Nel giorno delle grandi commemorazioni su Mandela – afferma padre Federico Lombardi
– credo giusto poter aggiungere una bellissima testimonianza su di lui da parte di
una delle personalità più autorevoli ed amate della Chiesa degli ultimi tempi”. Il
cardinale Carlo Maria Martini, rammenta il direttore della Sala Stampa Vaticana, “interrogato
su quale fosse la persona più speciale che avesse incontrato nella sua vita, aveva
risposto: ‘Mandela. Perché era l’unico che non avesse l’ombra di un risentimento.
Un uomo totalmente pacificato’”. Tale affermazione, informa padre Lombardi, gli è
stata riferita da don Damiano Modena, che è stato negli ultimi anni di vita la persona
più vicina e in rapporto più continuo con il cardinale Martini. Dal Sudafrica, arriva
invece la testimonianza dell’arcivescovo di Durban, il cardinaleWilfrid
Fox Napier, intervistato da Linda Bordoni:
R. – One of
the great feelings is a sense of gratitude for what Mandela… Una delle sensazioni
forti è il senso di gratitudine per gli ideali per i quali Mandela, “Madiba” per gli
amici, ha pagato di prima persona, ma in particolare per quello che ha fatto per il
suo Paese e per il suo popolo, per il loro futuro. In particolare, rompendo con il
suo stesso partito per iniziare i negoziati e poi, quando i negoziati iniziarono,
per la chiarissima visione del Sudafrica che egli voleva rinascesse da quei negoziati:
un Paese nel quale ognuno sarebbe stato rispettato, accettato e anche amato come un
fratello o una sorella. Il Sudafrica che egli sognava sarebbe stato un Paese dell’“Ubuntu”,
cioè dell’umanità, del sentimento di fratellanza, di rispetto vicendevole. Questo
era il Sudafrica che lui sognava.
D. – Lei pensa che oggi ci troviamo ad una
sorta di blocco di partenza, una base sulla quale costruire?
R. – I believe
that many, many people have suddenly woken up to the fact that… Credo che tante,
tante persone si siano improvvisamente svegliate e abbiano preso coscienza del fatto
che quando Mandela si è ritirato non abbiamo perso soltanto la sua presenza, abbiamo
perso anche il suo spirito e molti dei suoi ideali. Quello che in questo periodo sta
travolgendo il Paese può essere smorzato, ma ciascuno è chiamato a lavorarci come
ci aveva lavorato Mandela: disinteressatamente, donandosi per gli altri, guardando
al bene comune piuttosto che a qualsiasi interesse personale, di famiglia o di gruppo.