Il saluto dei grandi della terra a Mandela. Obama: "Un gigante della storia"
I grandi del mondo hanno omaggiato ieri a Johannesburg, in Sudafrica, Nelson Mandela.
Nello stadio di Soweto, il padre della lotta all’apartheid è stato ricordato da importanti
personalità come il presidente americano Obama che lo ha definito “il gigante della
storia”. Da notare la stretta di mano tra Obama il leader cubano Raul Castro, che,
secondo il sito ufficiale cubano Cubadebate.cu, potrebbe significare "l'inizio della
fine dell'aggressione statunitense contro Cuba". All'evento di Johannesburg ha partecipato,
a nome di Papa Francesco, il cardinale Peter A. Turkson, presidente del Pontificio
Consiglio Giustizia e Pace. Il servizio di Benedetta Capelli
I canti, i balli,
l’atmosfera di festa hanno caratterizzato l’omaggio a Madiba. Migliaia le persone
– circa 80 mila – venute ad ascoltare i grandi del mondo. Nello stadio di Soweto,
l’impianto dei mondiali di calcio installato nella township di Johannesburg,
cuore della proteste contro l’apartheid, c’è il viso sorridente di Mandela.
La pioggia non frena l’entusiasmo dei presenti e nemmeno spegne i fischi dei sudafricani,
quando le tv inquadrano il presidente Zuma. Dopo le preghiere confessionali, i ricordi
della famiglia di Mandela. “Siamo sempre stati consapevoli – hanno detto – di dover
condividere Madiba il Sudafrica, l'Africa e il mondo intero”. Toccanti le parole del
segretario generale dell’Onu, Ban ki-moon:
"He hated hatred... Odiava
l'odio non odiava le persone, ha mostrato il grande potere del perdono".
“Questo
è stato il dono e la lezione di Mandela”, ha aggiunto Ban. Poi, è stata la volta del
presidente degli Stati Uniti, Barak Obama. Prima di raggiungere il palco per il suo
personale ricordo, ha stretto la mano al presidente cubano, Raul Castro – un gesto
sottolineato da tutti, viste le relazioni tra i due Paesi – e poi ha infiammato la
folla definendolo un gigante della storia:
"It is hard to... E’
difficile rendere omaggio alle persone ma lo è ancora di più quando si tratta di Mandela,
icona di libertà del 21.mo secolo".
Nelson Mandela "mi ha reso un uomo
migliore", ha continuato Obama. Poi, un affondo nei confronti di molti governanti:
"There
are too many leaders... Ci sono troppi leader che rivendicano la solidarietà
con la lotta di Madiba per la libertà ma che non tollerano il dissenso da parte del
loro popolo. Ci sono troppe persone tra noi che rimangono in disparte al comodo, nel
cinismo, quando invece le nostre voci devono essere ascoltate".
"Era un
modello, incarnava l'umiltà e aveva grande rispetto di tutti coloro che lo circondavano",
ha affermato il cardinale Wilfrid Fox Napier, arcivescovo di Durban, in un'intervista
a "La Croix". Un messaggio forte in questa giornata di ricordo, segnato da una pioggia
incessante. “Non siamo stati in grado di fermarla" - hanno detto in molti - “ma è
quello che Mandela avrebbe voluto: nella tradizione africana, quando piove nel giorno
della sepoltura è un buon segno perché significa che sarà accolto nel regno dei cieli".