Venezuela: alle municipali vittoria di Maduro ma l'opposizione avanza
A poco meno di otto mesi dal suo insediamento, il presidente Nicolás Maduro ha visto
il suo Psuv (Partido Socialista Unido de Venezuela) mantenersi come prima forza politica
del Paese dopo le elezioni municipali di ieri, nonostante una netta avanzata dell’opposizione
che ha conquistato cinque grandi città. In base ai risultati “irreversibili”, sebbene
non ancora definitivi, diffusi dal Tribunale supremo elettorale (Tse), il Psuv e i
suoi alleati hanno ottenuto il 49,2% dei voti contro il 42,7% dell’opposizione di
destra. “Il popolo del Venezuela ha detto al mondo che la Revolución Bolivariana continua
con più forza” ha enfatizzato Maduro festeggiando con i suoi sostenitori a Plaza Bolívar
a Caracas. Al Psuv e alleati sono stati assegnati per ora 196 comuni; alla Mud (Mesa
de Unidad Democrática, coalizione conservatrice) e ai suoi alleati 53. Fra questi
ultimi ci sono le due cosiddette “joyas de la corona” (i gioielli della corona), ovvero
l’amministrazione del distretto metropolitano di Caracas e quello della seconda città
del Paese, la metropoli petrolifera di Maracaibo, oltre alle altre città più popolate,
Valencia, Barquisimeto e la più che simbolica Barinas, roccaforte della famiglia di
Hugo Chávez. Dopo il voto di ieri, “il messaggio è molto chiaro. Il Venezuela è un
Paese diviso, non ha padroni” ha detto in una conferenza stampa Henrique Capriles,
il leader dell’opposizione che si rifiuta ancora di ammettere la sconfitta subita
per mano di Maduro alle presidenziali del 14 aprile scorso per appena un punto e mezzo
di vantaggio. (R.P.)