Fame nel mondo. Il Papa: è uno scandalo, se vogliamo ciò che abbiamo non finisce
Il Papa dà “tutto il suo appoggio” alla Campagna contro la fame nel mondo che la Caritas
Internationalis ha presentato ieri mattina a Roma in occasione della Giornata mondiale
dei diritti umani sul tema "Una sola famiglia umana- Cibo per tutti". “Non possiamo
girarci dall’altra parte”, “se c’è volontà, quello che abbiamo non finisce, anzi ne
avanza e non va perso”. Così afferma il Pontefice nel videomessaggio preparato per
l'occasione. Forte l’invito del Papa alle istituzioni e alla Chiesa tutta a dare voce
a chi soffre, a evitare gli sprechi e ad agire come ”una sola famiglia”. Il servizio
di Gabriella Ceraso:
"Siamo di
fronte allo scandalo mondiale di circa un miliardo, un miliardo di persone che ancora
oggi soffrono la fame. Non possiamo girarci dall’altra parte e far finta che questo
non esista. Il cibo a disposizione nel mondo basterebbe a sfamare tutti".
Questo
è quanto insegna “la parabola della moltiplicazione dei pani e dei pesci”, spiega
Papa Francesco nel suo videomessaggio: “Se c’è volontà, quello che abbiamo non finisce
anzi ne avanza e non va perso”. Gli Apostoli, mandati da Gesù a cercare il cibo per
la moltitudine di persone giunte ad ascoltarlo, non trovarono altro che cinque pani
e due pesci, ma con la grazia di Dio, sottolinea il Pontefice, "arrivarono a sfamare
tutti, raccogliendo persino gli avanzi e riuscendo così a evitare ogni spreco". "Facciamo
dunque posto nel nostro cuore", chiede Papa Francesco, all’urgenza, che è diritto
dato da Dio a tutti, ad "avere un’ alimentazione adeguata":
"Condividiamo
quel che abbiamo nella carità cristiana con chi è costretto ad affrontare numerosi
ostacoli per soddisfare un bisogno così primario e al tempo stesso facciamoci promotori
di un’autentica cooperazione con i poveri, perché attraverso i frutti del loro e del
nostro lavoro possano vivere una vita dignitosa".
Poi, l’invito del Papa
si apre all’umanità intera, alla quale si rivolge anche la Campagna della Caritas
internationalis:
"Invito tutte le istituzioni del mondo, tutta la Chiesa
e ognuno di noi, come una sola famiglia umana, a dare voce a tutte le persone che
soffrono silenziosamente la fame, affinché questa voce diventi un ruggito in grado
di scuotere il mondo".
Ma appoggiare la Caritas, impegnata in 200 Paesi,
in questa Campagna, significa anche, e il Papa lo sottolinea in chiusura, cambiare
abitudini e modi di pensare comuni:
"Questa campagna vuole anche essere
un invito a tutti noi a diventare più consapevoli delle nostre scelte alimentari,
che spesso comportano lo spreco di cibo e un cattivo uso delle risorse a nostra disposizione.
E’ anche un’esortazione a smettere di pensare che le nostre azioni quotidiane non
abbiano un impatto sulle vite di chi - vicino o lontano che sia - la fame la soffre
sulla propria pelle".
E' dunque l'immagine dell'umanità " come una sola
famiglia" impegnata ad assicurare cibo per tutti, quella che il Papa lascia in questo
videomessaggio, che si chiude con una preghiera: "Che Dio io ci dia la grazia di vedere
un mondo in cui mai nessuno debba morire di fame".
Pubblichiamo di seguito
il testo integrale del videomessaggio di Papa Francesco per la “Campagna contro la
fame nel mondo” lanciata dalla Caritas Internationalis:
Cari fratelli e care
sorelle,
oggi sono lieto di annunziarvi la “Campagna contro la fame nel mondo”
lanciata dalla nostra Caritas Internationalis e comunicarvi che intendo dare tutto
il mio appoggio.
Questa confederazione, insieme a tutte le sue 164 organizzazioni-membro,
è impegnata in 200 Paesi e territori del mondo e il loro lavoro è al cuore della missione
della Chiesa e della sua attenzione verso tutti quelli che soffrono per lo scandalo
della fame con cui il Signore si è identificato quando diceva: “Avevo fame e mi avete
dato da mangiare”. Quando gli apostoli dissero a Gesù che le persone che erano giunte
ad ascoltare le sue parole erano anche affamate, egli li incitò ad andare a cercare
il cibo. Essendo poveri essi stessi, non trovarono altro che cinque pani e due pesci,
ma con la grazia di Dio arrivarono a sfamare una moltitudine di persone, raccogliendo
persino gli avanzi e riuscendo così a evitare ogni spreco.
Siamo di fronte
allo scandalo mondiale di circa un miliardo, un miliardo di persone che ancora oggi
soffrono la fame. Non possiamo girarci dall’altra parte e far finta che questo non
esista. Il cibo a disposizione nel mondo basterebbe a sfamare tutti.
La parabola
della moltiplicazione dei pani e dei pesci ci insegna proprio questo: che se c’è volontà,
quello che abbiamo non finisce, anzi ne avanza e non va perso. Perciò, cari fratelli
e care sorelle, vi invito a fare posto nel vostro cuore a questa urgenza, rispettando
questo diritto dato da Dio a tutti di poter avere accesso ad una alimentazione adeguata.
Condividiamo quel che abbiamo nella carità cristiana con chi è costretto ad
affrontare numerosi ostacoli per soddisfare un bisogno così primario e al tempo stesso
facciamoci promotori di un’autentica cooperazione con i poveri, perché attraverso
i frutti del loro e del nostro lavoro possano vivere una vita dignitosa. Invito
tutte le istituzioni del mondo, tutta la Chiesa e ognuno di noi, come una sola famiglia
umana, a dare voce a tutte le persone che soffrono silenziosamente la fame, affinché
questa voce diventi un ruggito in grado di scuotere il mondo.
Questa campagna
vuole anche essere un invito a tutti noi a diventare più consapevoli delle nostre
scelte alimentari, che spesso comportano lo spreco di cibo e un cattivo uso delle
risorse a nostra disposizione. E’ anche un’esortazione a smettere di pensare che le
nostre azioni quotidiane non abbiano un impatto sulle vite di chi - vicino o lontano
che sia - la fame la soffre sulla propria pelle. Vi chiedo, con tutto il cuore,
di appoggiare la nostra Caritas in questa nobile Campagna, per agire come una sola
famiglia impegnata ad assicurare il cibo per tutti.
Preghiamo che Dio ci dia
la grazia di vedere un mondo in cui mai nessuno debba morire di fame. E chiedendo
questa grazia vi do la mia benedizione.