Colombia: ferma condanna dell’attentato delle Farc, che dichiarano una tregua per
il Natale
L'arcivescovo di Cali, mons. Dario de Jesus Monsalve, ha espresso la sua ferma condanna
per l'attentato compiuto dalle Farc (Forze Armante Rivoluzionarie della Colombia)
nel comune di Inza, nella zona di Cauca, la mattina di sabato scorso, che ha provocato
9 morti e 48 feriti, oltre alla distruzione di una caserma della polizia e di una
decina di negozi. La nota inviata all’agenzia Fides da Radio Caracol riprende le parole
dell’arcivescovo: “il dialogo nel bel mezzo di una guerra non può essere così freddo
come sta accadendo; è necessario inquadrare queste conversazioni in alcuni limiti
specifici per le azioni belliche". La popolazione di Inza si è subito recata sul luogo
dell’attentato portando delle candele per pregare per i morti (5 militari, un poliziotto
e 3 civili, secondo il rapporto ufficiale), rimanendovi fino a sera inoltrata. "Molti
dei militari e dei poliziotti, non sono di qua. Arrivano da lontano per compiere un
servizio di sicurezza. Non li possiamo lasciare soli" ha detto un uomo che era andato
sul posto con tutta la famiglia. Mentre la notizia dell’attentato appariva sui media
della Colombia, a Cuba, dove si stanno svolgendo i dialoghi di pace tra governo colombiano
e Farc, veniva rimandata la pubblicazione di una dichiarazione congiunta già pronta.
Il governo infatti ha ritirato la sua approvazione della dichiarazione a causa di
questo terribile atto di terrorismo. Alcuni osservatori fanno notare l'urgenza di
riconoscere la presenza di forze sovversive e altre di controinsurrezione, e comunque
ci sono attacchi che non considerano le conseguenze sulla popolazione civile. Gli
organi di informazione intanto fanno sapere che le Farc hanno dichiarato una tregua
di 30 giorni per il periodo di Natale, a partire dal 15 dicembre. Tale decisione è
stata presa subito dopo che il presidente Santos ha parlato alla nazione, promettendo
di “non dare tregua alla guerriglia, perché così non avranno un minuto di pace e non
potranno compiere atti come questi”. (R.P.)