Ucraina. Protesta degli europeisti. Barroso: “Solo Kiev può decidere, Ue aperta”
Giornata di protesta europeista, oggi, in Ucraina: nella centrale piazza Indipendenza
di Kiev, nota anche con il nome di Maidan e che fu protagonista della rivoluzione
filoccidentale nel 2004, si sono già riuniti oltre 200mila manifestanti che chiedono
le dimissioni del presidente Ianukovich dopo la sua decisione di non firmare l’accordo
con Bruxelles per riavvicinarsi alla Russia. Tra i manifestanti, anche la figlia dell'ex
leader dell'opposizione in carcere, Iulia Timoshenko, che ha letto un messaggio della
madre in cui si chiedono le dimissioni dell'esecutivo. Sulla questione era tornato
ieri anche il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, che aveva
ribadito la volontà dell’Europa di avere l’Ucraina vicina, ricordando, però, che la
decisione se sbloccare o meno il negoziato spetta solo a Kiev: “Non possiamo accettare
che un accordo bilaterale abbia una dimensione trilaterale – ha detto facendo riferimento
alla politica di Mosca – sarebbe come riconoscere all’Ucraina una sovranità limitata,
mentre sono gli abitanti che devono decidere e la maggior parte dei giovani vogliono
l’Europa”. Intanto, una contro-manifestazione del Partito delle Regioni del presidente
è in corso presso Parco Matiinskij, dove sono affluite circa 15mila persone. (R.B.)