Il grido dei poveri non ci lasci indifferenti: così il Papa in Piazza di Spagna per
l'omaggio all'Immacolata
“Il grido dei poveri non ci lasci mai indifferenti": questa la preghiera di Papa Francesco
in Piazza di Spagna per il tradizionale atto di venerazione, nella solennità d’Immacolata
Concezione. Il calore e l’affetto di migliaia di persone hanno accompagnato il Pontefice
anche durante la breve sosta davanti alla Chiesa della Santissima Trinità, per il
saluto dell'Associazione dei Commercianti Via Condotti. Prima di rientrare in Vaticano
la preghiera nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Massimiliano Menichetti:
Il Papa arriva
in Piazza di Spagna, scortato dall’amore e dagli applausi di migliaia di persone,
assiepate lungo le vie della città. Abbraccia un’anziana in carrozzina e poi un’altra,
benedice e saluta i malati come i bambini che gli vengono portati lungo il tragitto
in auto; stringe le tante mani che lo cercano, raccoglie una rosa lanciatagli da un’anziana
signora. Poi il saluto delle autorità tra cui il cardinale viacario Vallini, il sindaco
Marino, mentre la folla da ogni parte scandisce il suo nome. Quindi il silenzio e
la preghiera davanti alla statua della Vergine che benedice la città, sotto un cielo
plumbeo che per pochi istanti fa aprire gli ombrelli:
"Tu sei la Tutta
Bella, o Maria! La Parola di Dio in Te si è fatta carne. Aiutaci
a rimanere in ascolto attento della voce del Signore: il grido dei
poveri non ci lasci mai indifferenti, la sofferenza dei malati e
di chi è nel bisogno non ci trovi distratti, la solitudine degli
anziani e la fragilità dei bambini ci commuovano, ogni vita umana
sia da tutti noi sempre amata e venerata".
“Tu sei la Tutta Bella,
o Maria!", ha proseguito il Papa. "In Te è la gioia piena della vita beata con Dio”:
"Fa’
che non smarriamo il significato del nostro cammino terreno: la luce
gentile della fede illumini i nostri giorni, la forza consolante
della speranza orienti i nostri passi, il calore contagioso dell’amore
animi il nostro cuore, gli occhi di noi tutti rimangano ben fissi
là, in Dio, dove è la vera gioia".
Durante le litanie della Vergine,
l'omaggio floreale del Papa; il rito si conclude con la benedizione del Pontefice
e l’antichissimo canto mariano “Tota pulchra”, “Tutta bella sei Maria”. Quindi ancora
un breve saluto alle autorità per poi tornare all’amore, alla tenerezza, alla vicinanza
del Papa per i malati: ascoltati e abbracciati praticamente uno ad uno. Prima del
rientro in Vaticano, Papa Francesco ha fatto visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore:
qui una folla di fedeli lo ha accolto con un applauso scrosciante e ancora gli abbracci
del Santo Padre, poi la preghiera davanti all’Icona della “Salus Populi Romani”.
Grande
commozione e grande affetto tra la gente che ha accompagnato il Papa in questo lungo
pomeriggio romano per la venerazione di Maria Immacolata. Sentiamo alcune voci raccolte
dalla nostra inviata in Piazza di Spagna, Benedetta Capelli:
R. - Sono venuta
perché è un Papa che mi ha spinto a venire. La bontà di questo Papa si vede negli
occhi, mi sto commuovendo. Questo Papa è come mio padre.
R. - Siamo partiti
alle 6 di stamattina dalla stazione di Padova per venire a trovare Papa Francesco,
un papà non solo un Papa.
R. - E’ un Papa che dà tanta gioia solo a sentirlo
parlare.
R. - Io sono qui con tanta devozione, con grande amore verso la Vergine
Maria e anche per stare qui vicino al Papa che è una persona paterna, un grande uomo
di Dio che ci aiuta ad avvicinarci al Signore.
R. - Siamo voluti venire per
l’Immacolata come omaggio alla Madre e poi per il Papa. E’ un padre, lo sentiamo vicino,
dà carica, dà forza ai giovani e anche alle persone un po’ sopite nella fede. Ci sta
scuotendo tutti.
R. - Noi abbiamo una casa di riposo e tutti gli anziani sempre
parlano di Papa Francesco. Avendo la possibilità di venire a Roma tutti mi hanno detto:
“Salutaci il Papa!”.