2013-12-07 15:23:46

Zimbabwe. I vescovi: disastrosa situazione nel Paese


Lo Zimbabwe è ancora più polarizzato di quanto non lo fosse prima delle elezioni presidenziali di luglio, mentre i problemi politici e “le loro conseguenze su tutti gli aspetti della vita dei suoi cittadini sono destinati non solo a peggiorare, ma anche ad ostacolare il progresso e quindi la strada per la pace”. E’ quanto denunciano i vescovi del Paese in una lettera pastorale diffusa in questi giorni e ripresa dal National Catholic Reporter. Nel documento i presuli descrivono un quadro sconsolante dell’attuale situazione socio-economica del Paese: dallo stato disastroso dei servizi pubblici e delle infrastrutture, che “svilisce la dignità del popolo dello Zimbabwe e la sua speranza in un futuro migliore”, a quello dell’economia. “Ciò di cui ha urgente bisogno lo Zimbabwe in questo momento – sottolineano - è di una piattaforma politica per ripristinare servizi pubblici efficienti: sanità, educazione, acqua, igiene, trasporti ed energia”. Il Paese – afferma poi la lettera - deve inoltre normalizzare i rapporti con la comunità internazionale (dopo dieci anni di sanzioni contro il regime di Mugabe ndr), e risollevare il suo settore manifatturiero “oggi esanime”. Dopo la rielezione dell’ottantanovenne Presidente Robert Mugabe, secondo i vescovi dello Zimbabwe, la polarizzazione è maggiore di quella esistente sotto il tanto criticato Governo di unità nazionale, costituito dopo le contestate elezioni del 2008 finite in un bagno di sangue. A dispetto di queste critiche, affermano i presuli, “è innegabile che sotto quel governo qualche segno visibile di progresso delle condizioni del nostro popolo c’era stato soprattutto per i più poveri”. “Ciò che aveva reso possibile questo progresso – rilevano - era il fatto che i cittadini, compresi i partiti politici, si erano messi a lavorare insieme per il bene comune”. Di qui l’appello in particolare alla politica a collaborare per risollevare le sorti dello Zimbabwe, “una Nazione benedetta da abbondanti risorse naturali e da un popolo resiliente e capace”. Una forte denuncia della povertà e dell’ingiustizia sociale in Zimbabwe viene anche dai Gesuiti del Paese. Un articolo pubblicato sull’ultimo numero sulla rivista locale “Jesuits and Friends” punta il dito contro quella che definisce “l’oscena ricchezza” delle elite, mentre il 70 per cento della popolazione vive in povertà, nonostante le grandi ricchezze del Paese. (L.Z.)







All the contents on this site are copyrighted ©.