Il Papa: indispensabile la presenza della Chiesa in Internet, non basta la tecnologia
La Chiesa annunci Cristo con stile evangelico, anche in Internet. E’ quanto affermato
da Papa Francesco nell’udienza alla Plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici,
incentrata sul tema “Annunciare Cristo nell’era digitale”. Il Papa ha sottolineato
che Internet ripropone “la questione sempre attuale del rapporto tra la fede e la
cultura” ed ha incoraggiato i fedeli a cercare sempre nuove vie per l'annuncio del
Vangelo. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Con il Concilio,
“è scoccata l’ora del laicato”. Papa Francesco ha iniziato il suo discorso alla Plenaria
del dicastero per i Laici richiamando un’affermazione di Giovanni Paolo II. Quindi,
ha svolto un appassionato intervento sull’esigenza per la Chiesa di annunciare Cristo
nel continente digitale. “Un campo – ha osservato – privilegiato per l’azione dei
giovani” per i quali la “Rete” è “connaturale”. Del resto, ha detto, Internet è “una
realtà diffusa, complessa e in continua evoluzione”. E il suo sviluppo “ripropone
la questione sempre attuale del rapporto tra la fede e la cultura”. Si ripropone,
ha detto Papa Francesco, quanto successe ai Padri della Chiesa che si confrontarono
con “la straordinaria eredità della cultura greca”, senza chiudersi al confronto ma
assimilando “i concetti più elevati”:
“Anche tra le opportunità e i pericoli
della rete, occorre «vagliare ogni cosa», consapevoli che certamente troveremo monete
false, illusioni pericolose e trappole da evitare. Ma, guidati dallo Spirito Santo,
scopriremo anche preziose opportunità per condurre gli uomini al volto luminoso del
Signore”.
Tra le possibilità “offerte dalla comunicazione digitale – ha
soggiunto – la più importante riguarda l’annuncio del Vangelo. Certo non è sufficiente
acquisire competenze tecnologiche, pur importanti. Si tratta anzitutto di incontrare
donne e uomini reali, spesso feriti o smarriti, per offrire loro vere ragioni di speranza".
L’annuncio, ha detto ancora, "richiede relazioni umane autentiche e dirette per sfociare
in un incontro personale con il Signore":
“Pertanto internet non
basta, la tecnologia non è sufficiente. Questo però non vuol dire che la presenza
della Chiesa nella rete sia inutile; al contrario, è indispensabile essere presenti,
sempre con stile evangelico, in quello che per tanti, specie giovani, è diventato
una sorta di ambiente di vita, per risvegliare le domande insopprimibili del cuore
sul senso dell’esistenza, e indicare la via che porta a Colui che è la risposta, la
Misericordia divina fatta carne, il Signore Gesù”.
Il Papa ha rivolto il
pensiero anche al 25.mo della Mulieris Dignitatem. “Nella crisi culturale del
nostro tempo – ha avvertito – la donna viene a trovarsi in prima linea nella battaglia
per la salvaguardia dell’umano”. “E su questo punto – ha ribadito - dobbiamo approfondire
di più”. Il Papa non ha poi mancato di fare riferimento al grande evento della Gmg
di Rio de Janeiro:
“E’ una vera festa! I cariocas erano felici, e ci hanno
fatto felici a tutti! Il tema della Giornata: ‘Andate e fate discepoli tutti i popoli’,
ha messo in evidenza la dimensione missionaria della vita cristiana, l’esigenza di
uscire verso quanti attendono l’acqua viva del Vangelo, verso i più poveri e gli esclusi.
Abbiamo toccato con mano come la missione scaturisca dalla gioia contagiosa dell’incontro
col Signore, che si trasforma in speranza per tutti”.
“La Chiesa – ha detto
ancora il Papa – è sempre in cammino, alla ricerca di nuove vie per l’annuncio del
Vangelo”. “L’apporto e la testimonianza dei fedeli laici – ha concluso – si dimostrano
indispensabili ogni giorno di più”.