Thailandia. Appello di re Bhumibol alla stabilità del Paese
Festeggiamenti oggi in Thailandia per il compleanno del sovrano. Un evento seguito
con grande partecipazione che cade però in uno dei momenti più tesi e incerti della
storia politica recente del Paese. Stefano Vecchia:
Giorno di
festa oggi in Thailandia, dove la popolazione si stringe attorno al suo re per l'86esimo
compleanno. Una ricorrenza che cade nei 67 anni di regno che ne fanno il più longevo
monarca in carica. Tra i frenetici preparativi e l'attesa per la colorita cerimonia
e le parole del sovrano nella località balneare di Hua Hin dove ha passato in convalescenza
gli ultimi mesi, il Paese è sembrato dimenticare almeno per qualche ora i suoi problemi
irrisolti e la crisi che fino a due giorni fa trasformava aree “nobili” della capitale
e i centri di governo in zone di scontro tra manifestanti anti-governativi e polizia
antisommossa. In realtà, dietro la gioia e commozione spontanee dei thailandesi per
Bhumibol Adulyadej, Rama IX, che per molti ha la forma di un'adorazione quasi religiosa,
dietro la sincera ansia per la sua salute, stanno timore delle prospettive del regno
e per quanto potrebbe succedere da domani.Nel suo breve discorso, tra ampie pause,
il sovrano ha detto che il paese ha potuto godere della pace “per l'unità dei thai
e per l'amore per il paese”. Di conseguenza – ha proseguito re Bhumibol – tutti i
thai dovrebbero compiere il proprio dovere secondo le loro professioni per il bene,
la stabilità, la felicità dell'intero Paese”. Ancora una volta parole da tesaurizzare
per il suo popolo e soppesare e interpretare per coloro che hanno le chiavi di una
soluzione della crisi. Una situazione che resta aperta ugualmente su prospettive di
dialogo al momento non individuabili, su ulteriori tensioni e violenze o su una pacificazione
imposta dagli uomini in divisa. Dalle 17 di questa sera, i giochi si riapriranno sul
palco della protesta con un nuovo annuncio del leader dei manifestanti Suthep Thaugsuban.
Pochi si fanno illusioni, ma molti continuano a sperare che questo paese che oggi
in onore del sovrano celebra anche il suo Giorno del Papà, possa finalmente acquisire
maturità e responsabilità prima di perdere identità e benessere