2013-12-05 12:59:28

Romania: visita del card. Koch alle comunità cristiane del Paese


Il card. Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani è stato ricevuto questo giovedì dal patriarca Daniel, della Chiesa ortodossa romena. Il patriarca Daniel ha ringraziato Koch per il sostegno offerto dalla Chiesa romano-cattolica alla Chiesa ortodossa romena attraverso le borse di studio per teologi ortodossi romeni e per l’accoglienza delle comunità ortodosse romene in varie Chiese cattoliche dell’Europa. Sua Beatitudine ha sottolineato “l’importanza della testimonianza comune in una società secolarizzata, la solidarietà con i cristiani perseguitati in varie parti del mondo” e “la necessità di mantenere, all’interno del dialogo teologico tra le due Chiese, un equilibrio di reciprocità e complementarità tra il primato e la sinodalità, tenendo conto dell’evoluzione storica diversa tra l’Oriente e l’Occidente”. Il card. Koch - riferisce l'agenzia Sir - ha ringraziato per il contributo dei rappresentanti della Chiesa ortodossa romena nella Commissione mista di dialogo teologico ortodosso-cattolico, e ha espresso la speranza che attraverso il dialogo e la riflessione comune si potrà superare la difficoltà attuale nella redazione di un documento di lavoro convergente riguardo il rapporto tra il primato e la sinodalità dal punto di vista teologico. “Il nostro desiderio e la più grande gioia sarebbe arrivare all’unità nell’Eucaristia e all’unità delle due Chiese, dell’Oriente e dell’Occidente. Abbiamo cercato di trovare soluzioni a questi temi che ci siamo proposti e l’incontro che ho avuto con il patriarca Daniel ci da speranze per il futuro”, ha dichiarato il card. Koch. La visita del card. Koch in Romania continua con incontri con le comunità greco-cattoliche di Blaj e Cluj-Napoca e si concluderà il 7 dicembre. Durante la permanenza in Romania il card. Koch ha incontrato vescovi e sacerdoti dell’arcidiocesi di Bucarest i quali si sono "rammaricati" per la decisione, “inaspettata e inspiegabile”, assunta dalla Chiesa ortodossa romena nel 2008 di non pregare più insieme ai cattolici. Secondo il clero cattolico la decisione degli ortodossi starebbe rafforzando atteggiamenti antiecumenici da parte di alcuni sacerdoti e laici ortodossi. “Ma nonostante queste difficoltà - ha affermato mons. Ioan Robu, arcivescovo metropolita di Bucarest - che si aggiungono alle divergenze patrimoniali ancora irrisolte tra la Chiesa ortodossa romena e la Chiesa greco-cattolica, abbiamo riaffermato e rinnoviamo sempre il nostro impegno di continuare sulla strada dell’ecumenismo promosso dalla Chiesa cattolica e di stimare e rispettare la Chiesa ortodossa romena quale vera Chiesa sorella”. Mons. Robu ha poi sottolineato che “ci risuona ancora nel cuore il grido spontaneo della gente, 'unitate, unitate', durante la visita di Giovanni Paolo II in Romania. Ora, dopo 14 anni da quella storica visita, possiamo dire che in Romania l’ecumenismo è un difficile e doloroso 'già e non ancora’. Speriamo che la visita del card. Kurt Koch porti buoni frutti e abbia dei risultati positivi visibili”. Nel corso della sua visita il porporato ha finora concelebrato la messa nella cattedrale di San Giuseppe, alla presenza del nunzio apostolico in Romania, mons. Francisco-Javier Lozano, e del vescovo greco-cattolico ausiliare di Bucarest, Mihai Fratila. La visita prevede anche incontri con le autorità dello Stato. (R.P.)







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