Udienza generale. Il Papa: noi risorgeremo perché Gesù è risorto
Papa Francesco, all’udienza generale di stamani in Piazza San Pietro, è tornato nella
sua catechesi sull’affermazione «Credo la risurrezione della carne». “Si tratta –
ha detto - di una verità non semplice e tutt’altro che ovvia, perché, vivendo immersi
in questo mondo, non è facile comprendere le realtà future. Ma il Vangelo ci illumina:
la nostra risurrezione è strettamente legata alla risurrezione di Gesù; il fatto che
Egli è risorto è la prova che esiste la risurrezione dei morti. Vorrei allora presentare
alcuni aspetti che riguardano il rapporto tra la risurrezione di Cristo e la nostra
risurrezione. Lui è risorto! E perché Lui è risorto, anche noi risusciteremo!”.
“Anzitutto
– ha proseguito - la stessa Sacra Scrittura contiene un cammino verso la fede piena
nella risurrezione dei morti. Questa si esprime come fede in Dio creatore di tutto
l’uomo - anima e corpo -, e come fede in Dio liberatore, il Dio fedele all’alleanza
con il suo popolo. Il profeta Ezechiele, in una visione, contempla i sepolcri dei
deportati che vengono riaperti e le ossa aride che tornano a vivere grazie all’infusione
di uno spirito vivificante. Questa visione esprime la speranza nella futura “risurrezione
di Israele”, cioè nella rinascita del popolo sconfitto e umiliato (cfr Ez 37,1-14)”.
Il Papa ha quindi sottolineato che “Gesù, nel Nuovo Testamento, porta a compimento
questa rivelazione, e lega la fede nella risurrezione alla sua stessa persona e dice:
«Io sono la risurrezione e la vita» (Gv 11,25). Infatti, sarà Gesù Signore che risusciterà
nell’ultimo giorno quanti avranno creduto in Lui. Gesù è venuto tra noi, si è fatto
uomo come noi in tutto, eccetto il peccato; in questo modo ci ha presi con sé nel
suo cammino di ritorno al Padre. Egli, il Verbo incarnato, morto per noi e risorto,
dona ai suoi discepoli lo Spirito Santo come caparra della piena comunione nel suo
Regno glorioso, che attendiamo vigilanti. Questa attesa è la fonte e la ragione della
nostra speranza: una speranza che, se coltivata e custodita, la nostra speranza se
noi la coltiviamo e la custodiamo diventa luce per illuminare la nostra storia personale
e anche la storia comunitaria. Ricordiamolo sempre: siamo discepoli di Colui che è
venuto, viene ogni giorno e verrà alla fine. Se riuscissimo ad avere più presente
questa realtà, saremmo meno affaticati dal quotidiano, meno prigionieri dell’effimero
e più disposti a camminare con cuore misericordioso sulla via della salvezza”.
Ha
poi commentato un altro aspetto: “che cosa significa risuscitare? La risurrezione
- la resurrezione di tutti noi - avverrà nell’ultimo giorno, alla fine del mondo,
ad opera della onnipotenza di Dio, il quale restituirà la vita al nostro corpo riunendolo
all’anima, in forza della risurrezione di Gesù. E questa è la spiegazione fondamentale,
perché Gesù è Risorto, noi risusciteremo. Noi abbiamo speranza nella resurrezione,
perché Lui ci ha aperto la porta: ci ha aperto la porta a questa resurrezione”. E
questa trasformazione – ha proseguito – “questa trasfigurazione del nostro corpo viene
preparata in questa vita dal rapporto con Gesù nei Sacramenti, specialmente l’Eucaristia.
Noi che in questa vita ci siamo nutriti del suo Corpo e del suo Sangue risusciteremo
come Lui, con Lui e per mezzo di Lui. Come Gesù è risorto con il suo proprio corpo,
ma non è ritornato ad una vita terrena, così noi risorgeremo con i nostri corpi che
saranno trasfigurati in corpi gloriosi, corpi spirituali”. E a braccio ha aggiunto:
“Ma questa non è una bugia! Questo è vero! Noi crediamo che Gesù è Risorto, che Gesù
è vivo in questo momento. Ma voi credete che Gesù sia vivo? Che è vivo? Non credete?
(rispondono: “Sì!”) Credete o non credete? (rispondono: “Sì!”) E se Gesù è vivo, voi
pensate che Gesù ci lascerà morire e non ci risusciterà? No! Lui ci aspetta. E poiché
Lui è risorto, la forza della sua resurrezione risusciterà tutti noi!”.
“E
già in questa vita – ha detto ancora il Papa - noi abbiamo una partecipazione alla
Risurrezione di Cristo. Se è vero che Gesù ci risusciterà alla fine dei tempi, è anche
vero che, per un certo aspetto, con Lui già siamo risuscitati. La vita eterna incomincia
già in questo momento … E già siamo resuscitati! Infatti, mediante il Battesimo, siamo
inseriti nella morte e risurrezione di Cristo e partecipiamo alla vita nuova” che
è la sua vita. “Pertanto, in attesa dell’ultimo giorno, abbiamo in noi stessi un seme
di risurrezione, quale anticipo della risurrezione piena che riceveremo in eredità.
Per questo anche il corpo di ciascuno di noi è risonanza di eternità, quindi va sempre
rispettato; e soprattutto va rispettata e amata la vita di quanti soffrono, perché
sentano la vicinanza del Regno di Dio, di quella condizione di vita eterna verso la
quale camminiamo”. E a braccio ha concluso: “questo pensiero ci dà speranza! Siamo
in cammino verso la Resurrezione. E questa è la nostra gioia: un giorno trovare Gesù,
incontrare Gesù e tutti insieme, tutti insieme - non qui in Piazza, da un’altra parte
- ma gioiosi con Gesù. E questo è il nostro destino!”.