Togo. I vescovi: “Non perdiamo la speranza nonostante le inquietudine sociali”
“Si può parlare di speranza mentre così tanti interrogativi investono gli spiriti
e mentre i segnali socio-politici sembrano alquanto inquietanti?” chiedono i vescovi
del Togo nella lettera pastorale pubblicata per l’Avvento, incentrata sulla speranza
cristiana. Nel documento si sottolineano i segnali di speranza come le elezioni legislative
del luglio 2013, svoltesi “in un clima pacifico e sereno” ma si ricordano pure “le
sfide che dobbiamo ancora affrontare: a quando le elezioni locali? A quando le riforme
istituzionali e locali? A quando la verità sugli incendi dei mercati di Kara e Lomé?”.
Gli incendi di origine dolosa definiti “barbari” dai Vescovi “ non solo hanno portato
un colpo fatale alla nostra economia ma hanno aggravato il clima di diffidenza tra
i togolesi”. Per questo i vescovi “raccomandano vivamente che le autorità giudiziarie,
in tutta indipendenza e imparzialità, perseguano con celerità le indagini al fine
che siano identificate i responsabili e di conseguenza la cittadinanza sia informata”.
“In questo modo - continua il messaggio - finiranno le denunce di detenzione arbitraria
formulate dagli uni e le accuse di diffamazione presentate dagli altri”. Nella notte
tra il 10 e l’11 gennaio 2013 un incendio ha distrutto il mercato di Kara, mentre
la notte successiva è andato a fuoco il grande mercato di Lomé, la capitale. Diversi
appartenenti alla coalizione dell’opposizione Cst (Collectif Sauvons le Togo) sono
stati arrestati e poi rimessi in libertà provvisoria con l’accusa di essere implicati
nei due fatti dolosi. A loro volta i leader della Cst hanno accusato alcuni importanti
membri del governo e dell’amministrazione pubblica di essere responsabili degli incendi.
(R.P.)