Riforma della Curia, secondo giorno di lavori al Consiglio di cardinali: briefing
di padre Lombardi
Nuovo briefing di padre Lombardi oggi per la seconda giornata di lavori del Consiglio
di cardinali per la riforma della Curia Romana. Il direttore della Sala Stampa vaticana
ha riferito che il Consiglio ha continuato il suo lavoro, come era previsto, sia ieri
pomeriggio sia questa mattina, secondo il programma. Ieri pomeriggio era presente
il Santo Padre, ma non questa mattina ovviamente a causa dell’udienza generale. Il
clima dei lavori – ha sottolineato - di grande serenità, di cordialità e di apertura:
i partecipanti parlano con molta libertà, essendoci anche il vantaggio di un gruppo
ristretto che quindi può svolgere un dialogo con facilità.
Ieri pomeriggio
c’è stato un incontro con il segretario di Stato, mons. Pietro Parolin. Un incontro
relativamente breve, perché lo scopo era quello di un saluto, di una manifestazione
di disponibilità alla collaborazione; non si è trattato dunque di una partecipazione
del segretario di Stato ai lavori, come tali.
Nella mattina di oggi, i lavori
del Consiglio sono continuati prendendo in considerazione i diversi Dicasteri vaticani,
senza criteri di priorità per particolari motivi. Si è cominciato dalle Congregazioni,
che sono quelle più importanti e poi, a seconda del tempo disponibile, arrivando anche
ai Pontifici Consigli o agli altri dicasteri. Si è parlato, tra l’altro – ha riferito
- delle Cause dei Santi, dell’Educazione cattolica, dell’Evangelizzazione dei popoli.
I lavori proseguono dunque con una certa rapidità, ma questo – ha detto padre Lombardi
- non perché l’esame debba essere semplice o superficiale, ma perché è proprio un
primo giro di considerazioni che, naturalmente, poi dopo ritornerà ad approfondirsi
anche in una prospettiva più complessiva.
Padre Lombardi ha poi aggiunto un’altra
informazione: si tratta della notizia della firma del Protocollo di intesa – Memorandum
of understanding – fra l’Aif, l’Autorità di informazione finanziaria della Santa Sede,
e la controparte tedesca. Si tratta di accordi di collaborazione fra l’Aif e le entità
omologhe dei diversi Paesi, con cui si stabiliscono dei rapporti di collaborazione
bilaterali.