2013-12-03 12:27:44

Malta. Il card. Vegliò: amore e solidarietà nei confronti dei migranti


La “chiamata all’amore e alla solidarietà” nei confronti dei migranti “è responsabilità di tutti” ma c’è “una responsabilità maggiore per tutti quelli che occupano una posizione di amministrazione e di governo, perché li impegna a prendersi cura particolarmente dei più deboli”. È l’appello lanciato ieri a La Valletta, a Malta - riferisce l'agenzia Sir - dal card. Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio per la pastorale dei migranti e dei rifugiati, nel suo intervento in apertura del convegno “La pastorale per i migranti e i rifugiati tra integrazione e inclusione” organizzato dalla Commissione “Caritas in veritate”, sezione migrazioni del Consiglio delle Conferenze episcopali europee. Vi partecipano una quarantina di vescovi e delegati della pastorale migratoria di 19 Conferenze episcopali. Il card. Vegliò, che lunedì ha visitato per la prima volta un Centro “chiuso” dove vengono tenuti in “detenzione preventiva” i migranti sbarcati a Malta, ha ricordato che “nessuno è autorizzato a ledere la dignità umana, né un governo, né un ente pubblico o privato. Essa va rispettata e promossa attraverso l’affermazione e la tutela dei diritti umani, che includono il diritto a scegliersi liberamente lo stato di vita e a fondare una famiglia, il diritto all’educazione, al lavoro, alla reputazione, al rispetto”, oltre al “diritto a vivere senza paura e nella sicurezza, con possibilità di accedere ad un equo sistema giudiziario”. “Ogni istanza che ignori la dignità umana - ha sottolineato il card. Vegliò - costituisce un affronto alla volontà divina e viola i diritti fondamentali di cui ogni persona è portatrice”. Il presidente del dicastero vaticano ha quindi auspicato “la necessità di una stretta collaborazione tra Paesi di origine, di transito e di destinazione dei migranti” e “adeguate normative che possano coagulare i diversi assetti legislativi”, per “coniugare la salvaguardia dei diritti fondamentali dei migranti e delle loro famiglie e la tutela delle comunità di arrivo e di accoglienza”. Dal convegno è emerso che a Malta la percentuale di richiedenti asilo è la più alta in Europa: 21,7 ogni 1.000 abitanti (dati Unchr riferiti al 2008-2012), con un tasso di riconoscimento dello status superiore al 50% di tutti i migranti che sbarcano sull’isola, in maggioranza provenienti dal Corno d’Africa. Nel suo intervento mons. Charles Scicluna, vescovo ausiliare di Malta, ha invitato a “trasformare la sfida delle migrazioni in opportunità e tradurre l’opportunità in impegno a livello europeo”. Anche perché, ha aggiunto Emanuel Mallia, ministro degli interni e della sicurezza nazionale di Malta, “l’impegno alla tutela internazionale di Malta è messo a dura prova” mentre le possibilità di integrazione dei migranti sul territorio “incontrano diversi ostacoli di natura economica”, perché “il mercato del lavoro è ristretto, il territorio limitato e c’è un’alta densità di popolazione”. (R.P.)

Ultimo aggiornamento: 4 dicembre







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