Chiese europee: appello della Kek ai governi europei per i rifugiati siriani
Un appello ai governi europei perché provvedano con un maggiore impegno ad accogliere
e proteggere i rifugiati dalla Siria. A lanciarlo - riporta l'agenzia Sir - è il Consiglio
direttivo della Conferenza delle Chiese europee (Kek) riunito a Ginevra per la prima
volta sotto la presidenza del nuovo presidente dell’organismo ecumenico, il vescovo
anglicano Christopher Hill. Nel comunicato diffuso lunedì, la Kek parla della “travolgente
crisi umanitaria” che i siriani stanno vivendo a causa di un conflitto che sta durando
da più di due anni. “A partire dal mese di ottobre 2013, circa 6 milioni di persone
sono sfollate internamente o fuggite nei Paesi vicini in cerca di protezione. Più
di 2,2 milioni di persone provenienti da Siria sono registrate o in attesa di registrazione
nei Paesi vicini, tra cui Nord Africa. I Paesi limitrofi alla Siria come la Turchia,
il Libano, la Giordania, l‘Iraq e l‘Armenia continuano a ricevere e ospitare un gran
numero di persone e le loro risorse sono al punto di rottura”. “È in questa situazione
terribile e complessa - incalzano le Chiese - che i Paesi europei devono urgentemente,
con decisione, rispondere efficacemente alla protezione dei rifugiati in fuga dalla
Siria. Non facendolo, obbligano i Paesi limitrofi a rifiutare i rifugiati e ad imporre
inaccettabili condizioni e restrizioni a quelli già presenti in questi Paesi”. (R.P.)Ultimo
aggiornamento: 4 dicembre