2013-12-03 13:14:45

Aiuto alimentare, p. La Manna (Centro Astalli): "Le parole del Papa vanno vissute, non commentate"


P. Giovanni La Manna, sj presidente della Fondazione Centro Astalli (Jrs, Italia)
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"Abbiamo invitato il presidente del Senato Grasso a visitare la nostra mensa, giovedì 5 dicembre, perché i rappresentanti delle istituzioni devono rendersi conto della poverta che c'è in Italia. Soprattutto alla luce della decisione dell'Unione Europea di non finanziare più il programma di aiuto alimentare in favore degli indigenti e del nostro conseguente impegno, asseme ad altre realtà, nella campagna 'Insieme per l'aiuto alimentare'. In Italia ci sono quattro milioni di persone costrette a vivere sotto la soglia di povertà, che hanno quindi bisogno di un pasto, e sono quindicimila le strutture caritative che se ne occupano. Chiediamo alla politica che guardi alla realtà con gli occhi degli ultimi. Non possiamo ignorare persone che nella nostra 'civilissima' Italia fanno fatica addirittura a mangiare. Teniamo conto che le tante, troppe, persone che vengono alle nostre mense, sono solo un parte degli indigenti. Tanti, infatti, per dignità non si rivolgono alle strutture caritative, si vergognano a chiedere aiuto. I parlamentari italiani non possono non tenerne conto. Prima parlavamo sempre di 'fame nel mondo' pensando solo alle situazioni dei paesi africani. Oggi la fame è nelle nostre città e questo ci deve portare a prendere decisioni forti, come finanziare il 'Fondo nazionale per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti'. Papa Francesco nell'Evangelii Gaudium ci esorta a impegnarci per essere vicini alle nuove forme di povertà e fragilità. E' bene che ci siano libri sul magistero del Papa, che ci siamo persone che commentano il suo pensiero. Ma abbiamo un impegno serio: vivere le parole che il Papa dice. Francesco sta indicando la strada, noi siamo chiamati oggi - senza perdere troppo tempo - a vivere quelle parole e a renderle reali nei nostri contesti quotidiani. Non ci perdiamo in troppi commenti. Se il vescovo di Roma ci indica una strada, e lo fa con autorevolezza e credibilità perché è il primo che la percorre, siamo chiamati a seguirlo e non a commentare. Lo stesso Papa ci ha detto che non abbiamo bisogno di maestri ma di testimoni". (Intervista a cura di Fabio Colagrande)







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