Ucraina: nuove proteste pro-Europa, scontri tra manifestanti e polizia a Kiev
Non si fermano in Ucraina le proteste contro il congelamento dell’accordo di associazione
e di libero scambio con l’Unione Europea: decine di migliaia di manifestanti pro-Europa
sono in marcia a Kiev. Il tribunale della capitale ha deciso, oggi, di vietare le
manifestazioni in piazza Maidan, simbolo della protesta, e in altre aree della città,
ma i dimostranti hanno ignorato il divieto: scontri con la polizia sono in corso davanti
al palazzo presidenziale. Ieri, la leader dell'opposizione Yulia Timoshenko, da tempo
in carcere, aveva invitato i manifestanti a non lasciare le piazze, mentre il presidente
Yanukovich si è detto “oltraggiato” dalle violenze avvenute durante le proteste, chiedendo
un’indagine per individuare i colpevoli. L’Unione Europea aveva già condannato l'uso
"eccessivo e ingiustificato della forza da parte della polizia locale. Per quanto
riguarda i rapporti con Bruxelles, Yanukovich ha dichiarato oggi che farà “tutto il
possibile” per avvicinare il suo Paese all’Unione, ma ha detto che un’integrazione
dovrà avvenire considerando l’Ucraina “un partner da rispettare”. E nelle stesse ore
il premier Mikola Azarov ha annunciato che il presidente ha in programma un viaggio
in Russia, dove firmerà un accordo per “ripristinare relazioni commerciali ed economiche
regolari”. (D.M.)