Prende fuoco a Prato una fabbrica di abbigliamento gestita da cinesi: 7 le vittime
Tragico incendio a Prato, in Toscana: in fiamme una fabbrica tessile dove sono morti
almeno 7 lavoratori tutti di nazionalità cinese. Altri tre sono rimasti ustionati.
Ora sotto accusa ci sono le condizioni di sfruttamento in cui lavoravano e vivevano
le vittime. I particolari da Paola Simonetti:
I vigili
del fuoco continuano a cercare fra le macerie di quella che, dalle prime verifiche,
era una fabbrica-dormitorio di confezioni tessili. Nello stabile alla periferia di
Prato andato in fiamme questa mattina per cause ancora da accertare, lavoravano una
decina di persone di nazionalità cinese. Sette di loro sono morte nel rogo, altre
tre sono rimaste gravemente ustionate. Ma il bilancio definitivo dei morti resta per
il momento incerto. Le operazioni di spegnimento delle fiamme hanno rivelato la realtà
di lavoro delle vittime: una zona del capannone era costituita da "loculi" sopraelevati,
in cartongesso dove i lavoratori probabilmente dormivano. Le ipotesi sulle cause dell'incendio
sono ancora al vaglio, ma certo è che una piccola scintilla è stata sufficiente per
innescare le fiamme nella ditta dove si utilizzavano materiali altamente infiammabili,
tessuti sintetici e plastica per confezionare gli abiti ultimati. "Occorre porre fine
a queste sventure legate a condizioni di lavoro che sfiorano la schiavitù, ha denunciato
l'Associazione per la difesa dei consumatori. Dal canto suo la vicepresidente del
Senato, Fedeli ha chiesto un immediato intervento sulle situazioni di illegalità e
sfruttamento agendo sull'assenza di controlli.