2013-11-30 13:44:14

Mostra sulla cappella costruita nelle isole Orcadi durante la seconda guerra mondiale


La cappella Italiana delle Isole Orcadi - I prigionieri del “Campo 60”. Si intitola così la rassegna storico-fotografica inaugurata ieri a Roma presso la sede dell'Unar (Unione delle Associazioni Regionali di Roma e del Lazio), la Casa delle Associazioni Regionali. L'iniziativa ripercorre la storia della realizzazione della chiesa costruita nel 1942 sull'isoletta di Lambholm, nell'arcipelago delle Orcadi, a nord della Scozia, da circa 1.300 sodati italiani, catturati dall’esercito britannico in Nord Africa e condotti prigionieri nel Mar del Nord per essere impiegati nella costruzione di barriere antisottomarino. La struttura è stata realizzata utilizzando materiali di riciclo e strumenti improvvisati e rappresenta un simbolo straordinario dell’ingegno e della grande capacità artistica di quegli italiani, pur in condizioni di estremo disagio, nonché testimonianza della loro fede profonda. All'inaugurazione della mostra, organizzata dall'Associazione Romana della Ciociaria e curata da Gabriella Tamburello, con la direzione artistica del professor Marco Bussagli, è intervenuto anche Coriolano “Gino” Caprara, 93 anni, uno dei prigionieri ancora in vita. Fabio Chiocchetti ha poi ricordato la figura del padre Domenico, altro prigioniero e artista dilettante di Moena (Trento), scomparso nel 1999, al quale si deve la maggior parte delle decorazioni interne della cappella. In questo piccolo scrigno d'arte, arrivano ogni anno oltre 100.000 visitatori, grazie all’opera di conservazione portata avanti da un apposito comitato. (A cura di Federico Chiapolino)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LVII no. 334







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