2013-11-30 13:00:07

Messaggio del Papa a Bartolomeo I: cristiani d'Oriente e Occidente uniti per promuovere pace e libertà


Un appello per la pace in Medio Oriente e per la tutela della libertà religiosa nel mondo: è questo il cuore del messaggio che Papa Francesco ha inviato ieri al Patriarca ecumenico Bartolomeo I, in occasione della festa di Sant’Andrea. Il messaggio è stato letto dal card. Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei cristiani e capo di una delegazione della Santa Sede recatasi ad Istanbul, in Turchia. Per l’occasione, è stata celebrata una Divina Liturgia nella Chiesa patriarcale del Fanar. Ieri mattina, intanto, durante la Messa a Santa Marta, il Papa ha pregato secondo le intenzioni di Bartolomeo I. Il servizio di Isabella Piro:RealAudioMP3

“Dialogo, perdono e riconciliazione sono i soli mezzi possibili per risolvere il conflitto in Medio Oriente”: scrive così Papa Francesco nel suo messaggio a Bartolomeo I. Ricorda “la drammatica situazione di tante persone che soffrono a causa di violenza, guerra, fame, povertà e disastri naturali” e ribadisce il diritto dei cristiani mediorientali “di rimanere nella loro patria”. Per questo, esorta a pregare “per la pace nella regione” e chiede che “si continui a lavorare per la riconciliazione e il giusto riconoscimento dei diritti dei popoli”. Guardando, poi, al martirio di Sant’Andrea, il Pontefice ricorda tutti quei cristiani che, nel mondo, “sperimentano la discriminazione e a volte pagano con il sangue il prezzo della loro professione di fede”. Come ai tempi dell’Editto di Costantino, dunque, che 1700 anni fa pose fine alla persecuzione religiosa nell’Impero romano d’Oriente e di Occidente, anche oggi – scrive il Papa – “i cristiani d’Oriente e di Occidente devono dare una testimonianza comune per poter diffondere il messaggio di salvezza del Vangelo al mondo intero”. Una “cooperazione efficace ed impegnata tra i cristiani” è dunque “urgente e necessaria”, per “tutelare ovunque il diritto di esprimere pubblicamente la propria fede” e affinché i cristiani stessi “siano trattati equamente quando promuovono il contributo del cristianesimo nella società e cultura contemporanea”.

Sul fronte ecumenico, poi, il Papa ricorda che nel 2014 ricorrerà il 50.mo anniversario dello storico incontro, a Gerusalemme, tra Paolo VI e il Patriarca Atenagora; ribadisce che i cristiani sono “membri di una stessa famiglia”, che “sperimentano già la gioia dell’autentica fraternità in Cristo”, pur consapevoli che “la piena comunione” non è stata ancora raggiunta. Di qui, il richiamo al dovere dei cristiani di “prepararsi a ricevere questo dono di Dio attraverso la preghiera, la conversione interiore, il rinnovamento della vita e il dialogo fraterno”.

Infine, Papa Francesco sottolinea l’intenzione di “proseguire le relazioni fraterne tra la Chiesa di Roma ed il Patriarcato ecumenico” e conclude il suo messaggio con parole di “profonda stima e calorosa amicizia in Cristo”, scambiando idealmente con Bartolomeo I “un fraterno abbraccio di pace”.

Giunta ad Istanbul giovedì scorso, la delegazione della Santa Sede rimarrà in Turchia fino a questa domenica. Una visita che rientra nel quadro del tradizionale scambio di delegazioni per le rispettive feste dei Santi Patroni, il 29 giugno a Roma per la celebrazione dei Santi Pietro e Paolo e il 30 novembre, appunto, ad Istanbul per Sant’Andrea. Oltre al card. Koch, sono presenti mons. Brian Farrell e mons. Andrea Palmieri, segretario e sottosegretario del dicastero per l’Unità dei cristiani. Ad Istanbul, si è poi unito alla delegazione il nunzio apostolico in Turchia, l’arcivescovo Antonio Lucibello. Oltre a partecipare alla Divina Liturgia nella chiesa del Fanar, gli esponenti della Santa Sede hanno avuto un incontro con il Patriarca Bartolomeo e conversazioni con la Commissione sinodale incaricata delle relazioni con la Chiesa cattolica. La delegazione ha inoltre fatto visita alla sede della Scuola di teologia del Patriarcato Ecumenico a Halchi, chiusa dalle autorità turche nel 1971 e di cui si attende il permesso per la riapertura.







All the contents on this site are copyrighted ©.