Da questa domenica e ogni due settimane, all’interno della rivista cattolica ungherese
Új Ember, uscirà un inserto di quattro pagine con articoli scelti dall’Osservatore
Romano. L’iniziativa è stata resa possibile grazie ad uno storico accordo tra il periodico
ungherese e il quotidiano della Santa Sede, il cui direttore Gian Maria Vian commenta
così: “Ha un significato molto importante perché è la prima volta dal 1980, cioè da
quando è iniziata l’edizione mensile in lingua polacca del giornale, pubblicata in
un Paese dell’Europa centrale e orientale, una volta sotto i regimi comunisti”. L’Osservatore,
come conferma il suo direttore, ha intenzione di espandere queste collaborazioni con
testate estere, affermando che ci sono “segnali d’interesse” soprattutto dall’Europa
orientale e dai Paesi dell’America Latina e spiega come si svolge la procedura: “L’iniziativa
in genere parte dal Paese interessato e da una testata giornalistica e ci deve essere
un accordo con i vescovi e con la Chiesa locale; dopo di che segue la richiesta di
accordo giornalistico con il quotidiano della Santa Sede”. Da queste collaborazioni
L’Osservatore Romano si aspetta di offrire un punto di vista diverso da aggiungere
a quello dei cattolici nel Paese in questione, per mostrare a sua volta che il punto
di vista della Santa Sede che è uno “sguardo rivolto a tutto il mondo”. (R.B.)